Midjourney: l’intelligenza artificiale non sostituirà i grafici

Da poco ci eravamo abituati a ChatGpt ed è già ora di parlare di Midjourney, si tratta di un'innovativa tecnologia di Intelligenza Artificiale che produce immagini uniche a partire da descrizioni testuali, similmente ad altri software come DALL-E di OpenAI o Imagen di Google. Questi sistemi basati sull'IA sono stati addestrati con un vasto numero di immagini e testi, producendo un output artistico.

Ci sono già alcuni brand che l’hanno utilizzato, come Mulino Bianco, che ha pubblicato su Facebook e su Instagram il primo carosello del 2023 realizzato con immagini generate dal sistema artificiale (la didascalia l’ha però scritta un copwriter!).

Vediamo meglio di cosa si tratta.

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Come funziona Midjourney

Reso disponibile al pubblico in versione beta a luglio 2022, Midjourney ha in poco tempo generato un buon livello profitti. È possibile utilizzarlo attraverso l’applicazione web ufficiale o tramite il server di Discord.

Diversamente dal suo gemello (Chatbot), offre un periodo di prova gratuita al termine del quale l’utente riceve la comunicazione per sottoscrivere un abbonamento.

Il funzionamento è semplice, si descrive l’immagine che si vuole visualizzare attraverso una didascalia inserita nell’apposito campo e si invia la richiesta. Il sistema risponde con quattro immagini che rappresentano le interpretazioni date dall’intelligenza artificiale.

Sembra banale ma non lo è: dietro c’è sempre il pensiero dell’essere umano che deve essere in grado di dialogare efficacemente con l’AI e sintetizzare in modo chiaro un concetto ancora non espresso visivamente.

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Utilizzi e limiti di Midjourney

Midjourney rappresenta un valido alleato per i grafici, infatti è capace di restituire immagini sorprendenti, ma ha ancora bisogno dell’intervento umano per funzionare in modo efficace. Un creativo può utilizzarlo come strumento per avere ispirazione e realizzare un nuovo elaborato partendo dall’input fornito oppure disporre in poco tempo di diverse varianti di uno stesso concept.

Un discorso molto simile a quello fatto per ChatGpt vale anche per Midjourney: è la personalità del creativo a fare la differenza e a rendere questo lavoro insostituibile pur con l’ausilio delle macchine.

Il copyright delle immagini prodotte dall’AI

L'utilizzo dell'intelligenza artificiale per la creazione di elementi visivi è una tendenza in crescita nel mondo digitale, ma pone anche importanti questioni giuridiche riguardanti il copyright delle immagini generate. Chi è il proprietario delle immagini create da un sistema informatico basato sull'IA? È possibile registrare il copyright per queste immagini e proteggerle da eventuali utilizzi non autorizzati?

Questi sono solo alcuni dei dilemmi che devono essere affrontati, con una certa urgenza, all’interno di un mondo sempre più interconnesso dove l'intelligenza artificiale sta giocando una partita importante.

Le condizioni attuali di Midjourney, nella sua versione free, consentono alle immagini di essere di dominio pubblico. Nel caso di account a pagamento è invece concesso il permesso di utilizzare le opere per scopi commerciali. Inoltre, anche se qualcuno decidesse di riprodurre lo stesso lavoro, non sarebbe soggetto a conseguenze legali dal momento che le leggi sul copyright negli Stati Uniti non consentono di rivendicare il diritto d'autore per opere generate da intelligenza artificiale.

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Conclusioni

Per controllare il futuro dobbiamo controllare il presente e - che ci piaccia o no - l’intelligenza artificiale farà sempre più parte delle nostre vite. Starà a noi scegliere se farci sostituire dalle macchine, accontentandoci di risultati mediocri, oppure diventare loro alleati, unendo alle capacità creative dei grafici le potenzialità dell’intelligenza artificiale.