Un giorno questa crisi sanitaria ed economica dovuta al Coronavirus (Covid-19) sarà sui libri di storia, archiviata definitivamente nella nostra memoria, e probabilmente ci saranno imprenditori e marketer che si chiederanno come le aziende comunicassero durante la pandemia del 2020.
Ciò che è evidente e che sarà ricordato al di là delle emergenze è che la creatività emerge sempre durante i periodi difficili.
Anche in questo momento nefasto i grandi brand si sono distinti sia per le operazioni di beneficienza sia per quelle di marketing che hanno messo in atto. Anche in una fase in cui mezzo mondo si ferma e si chiude in casa per abbattere la curva dei contagi, le aziende restano attive sui media per inviare messaggi positivi e costruttivi ai propri clienti.
Vediamo una serie di idee che, probabilmente, saranno ricordate per molto tempo anche quando il virus sarà sconfitto.
Coca Cola trasforma il suo brand iconico in: C O C A . C O L A
“Stare separati è il modo migliore per rimanere uniti”, questa la traduzione del messaggio (“Staying apart is the best way to stay united”) che il noto brand del beverage ha divulgato attraverso un cartellone enorme posizionato in Times Square a New York.
Ma la cosa ancora più evidente è la separazione di ogni lettera del marchio che rafforza la necessità di allontanarsi dalle altre persona ora per poter riprendere con la socialità una volta debellato il Coronavirus.
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Altri brand che hanno promosso il distanziamento sociale: McDonald’s, Audi, Volkswagen, Kappa, AC Milan
Loghi e lettering con nette separazioni sono stati adottati da diverse aziende per supportare i messaggi istituzionali che invitano le persone a stare a casa e opportunamente distanziate per evitare la trasmissione del Covid-19 da un soggetto all’altro.
Oltre alla Coca Cola anche altri celebri marchi internazionali si sono distinti nel supporto del distanziamento sociale, ad esempio:
- McDonald’s in Brasile ha staccato i due archi gialli che rappresentano l’azienda
- Audi ha separato i quattro cerchi per non farli intersecare come al solito
- Volkswagen ha messo uno spazio tra la “V” e la “W” mantenendole dentro ad un cerchio
- Kappa ha allontanato le due sagome umane che di solito stanno schiena contro schiena
- AC Milan ha scomposto il proprio logo separando l’ovale nero dalle linee rosse e dallo sfondo bianco
La creatività è stata applicata anche agli slogan associati alle nuove grafiche dando vita a frasi diverse per ogni brand, nonostante il concetto di base fosse sempre il medesimo. Ecco i claim:
- McDonald’s in Brasile: "Separated for a moment so that we can always be together" - "Separati per un momento per stare sempre insieme"
- Audi: “Keep distance. Stay together” – “Mantenere le distanze. Stare insieme”
- Volkswagen: "Thanks for keeping your social distance" – “Grazie per mantenere la distanza sociale"
- Kappa: “Come together, while we are apart” – “Uniti più che mai, anche se distanti”
- AC Milan: "Distance is the new strength" - "La distanza è la nuova forza"
Bisogna sottolineare il caso di McDonald’s Brasile che, dopo aver postato il brand con gli archi separati e il messaggio annesso, ha deciso di tornare sui suoi passi cancellando da tutti i social il marchio modificato.
La regola della distanza di almeno un metro tra una persona e l’altra è stata promossa anche da uno degli eventi più attesi del 2020 e che è stato spostato al 2021: le Olimpiadi.
Anche i cerchi olimpici si sono allargati per non toccarsi.
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Miss Chiquita è sparita, ma per un ottimo motivo
Anche il famoso bollino blu sulle banane non è più lo stesso nell’era del Coronavirus. L’effige femminile con il cappello di frutta è sparita dal logo per invitare le persone al ritiro domestico. Miss Chiquita lo ha detto dall’account Instagram: “I’m already home. Please do the same and protect yourself” - "Sono già a casa. Per favore, fai lo stesso e proteggiti ”.
Questo originale modo di promuovere il diktat divulgato attraverso l’hashtag #stayhome è un esempio di creatività applicata al marketing che si è guadagnato un posto negli annali della comunicazione aziendale.
Netflix minaccia spoiler: la mossa di marketing per il coronavirus chi l’ha ideata?
A mali estremi, estremi rimendi. Il Coronavirus è ovunque là fuori , ma volete un incentivo ulteriore per stare in casa? Un temibilissimo allarme spoiler ha invaso tutta la città. Questo avranno pensato i creativi dietro allo spot di Netflix che minaccia di rivelare il futuro di diverse serie attraverso cartelloni posizionati in diversi punti di Amburgo.
Una campagna geniale che sembra mettere insieme elementi che funzionano sia per la lotta al Covid-19 sia per la visibilità del brand. Ma c’è un piccolo particolare che rende questa azione di marketing ancora più interessante: le due menti che l’hanno ideata non sono collaboratori di Netflix.
Seine Kongruangkit e Matithorn Prachuabmoh Chaimoungkalo, studenti della Miami Ad School di Amburgo e originari di Bangkok, sono i padri di questa operazione di sensibilizzazione.
Ritornati nella loro città natale, Seine e Matithorn si sono buttati nel loro progetto benefico homemade che successivamente hanno proposto a Netflix Singapore, la quale, però, non si è dimostrata interessata.
Nonostante il mancato appoggio da parte dell’azienda protagonista, il video ha raggiunto tutto il mondo facendo scalpore e, in definitiva, ottenendo l’obiettivo per cui era stato creato.
Quelli che abbiamo illustrato in questo articolo sono solo alcuni dei brand che si sono dati da fare anche durante la pandemia, ma possono essere presi come esempi per chiunque abbia un’impresa e si stia chiedendo se sia meglio attendere che la crisi passi oppure agire subito usando sapientemente creatività e marketing.