Trend di Marketing: raccomandazioni per gli addetti ai lavori

Davide Rossi - 25 ottobre 2024

trend di marketing

In quale direzione sta evolvendo il marketing? Quali tecnologie, abitudini, gusti stanno progressivamente modificando il modo di vendere, di scegliere, di consumare? 

In questo articolo affrontiamo il tema dei nuovi trend di marketing prendendo in considerazione tutti gli aspetti che condizionano le scelte dei consumatori e, di conseguenza, quelle dei marketers: conoscere il pubblico è un fattore fondamentale e imprescindibile per essere competitivi sul mercato e per distinguersi dalla concorrenza.  

 

 

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I video short: la brevità come valore 

 

trend di marketing

 

Il consumo di contenuti digitali è sempre più rapido e sfuggente. E se è vero ormai da diversi anni che i video sono da considerare i contenuti più performanti del content marketing, è sempre più vero che, oggi, più essi sono brevi e capaci di attirare l’utente fin dai primi fotogrammi e maggiori sono le sue possibilità di raggiungere l’obiettivo prefissato. 

 

Questa evidenza intuitiva viene confermata anche dai fatti: gli short video, secondo uno studio di HubSpot, sono infatti i contenuti più efficaci del web e attirano il 31% degli investimenti del settore, più delle immagini (22%), degli articoli di blog (15%), dei casi di studio (15%) e dei podcast (14%). 

 

 

Acquisti tramite social media 

 

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Un’altra tendenza in costante espansione è legata alla possibilità, da parte dell’utente, di effettuare acquisti online in modo semplice e facilitato.

Oggi, sviluppare una strategia di vendita tramite social media significa dotarsi di un asset commerciale dalla straordinaria redditività, ma il sistema può avere successo solo se supportato da un’infrastruttura di rete adeguata. Nello specifico, questa esigenza si traduce nella necessità di creare percorsi di vendita snelli, gestibili comodamente da qualsiasi device, pratici e sicuri. 

 

 

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L’impatto dei micro influencer 

 

Sappiamo da tempo che avere una value proposition chiara e mirata rappresenta un valore aggiunto inestimabile per qualsiasi azienda. Ormai i brand, piccoli o grandi che siano, parlano a una clientela sempre più distinta, segmentata, identitaria. E il modo migliore per colpire un pubblico così ben definito è utilizzare la cassa di risonanza di personaggi riconoscibili per ogni specifico segmento di mercato. Ovvero, avvalersi della collaborazione di micro influencer.  

 

Anche in questo caso, la ricerca succitata offre una panoramica chiara: il 47% dei marketers ha riscontrato che il maggior successo nell’ambito influencer marketing è da assegnare al bacino dei micro influencer (creator con un pubblico compreso tra i 10 mila e i 99.999 mila followers), mentre il 29% sceglie i macro influencer (100 mila - 999.999) e appena l’11% i mega influencer (più di un milione di follower). La residua quota del 12% viene assegnata infine ai nano influencer (meno di 10 mila follower). 

 

 

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Intelligenza artificiale e Marketing Automation 

 

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Secondo una recente indagine, il 62% dei professionisti del marketing riconosce l'importanza cruciale dell'Intelligenza Artificiale e dell'automazione nelle proprie attività. Questi strumenti innovativi offrono un supporto ampio, dalla generazione di report analitici avanzati e personalizzazione di campagne email su larga scala, fino all'automatizzazione di task ripetitivi, liberando così tempo prezioso da dedicare a strategie più complesse e creative. L'IA si conferma un trend in costante crescita nel settore marketing, con un potenziale ancora tutto da esplorare. Chi non ha ancora integrato l'IA nelle proprie strategie, deve decisamente convincersi a farlo da adesso in avanti. 

 

Tre sono le attività in cui l’IA sembra oggi avere il maggior impatto: 

  • Miglioramento delle attività di Content Marketing 
  • Analisi e Gestione dei Dati 
  • Automatizzazione dei processi ripetitivi 

 

 

L’impegno sociale come leva di acquisizione e fidelizzazione 

 

I consumatori di oggi non acquistano solo prodotti, ma anche valori. Cercano marchi che riflettono le loro convinzioni, soprattutto in tema di diversità e inclusione. Un recente sondaggio ha rivelato che la volontà di acquistare da un'azienda impegnata in cause sociali è aumentata del 17% rispetto all'anno scorso. 

 

Comunicare apertamente i propri valori permette di: 

  • Creare un legame più profondo con i propri clienti, basato su valori condivisi. 
  • Aumentare la fiducia e la fedeltà verso il proprio marchio. 
  • Distinguersi dalla concorrenza e attrarre nuovi clienti sensibili alle tematiche sociali. 

 

Investire in contenuti che promuovano la responsabilità sociale è un'ottima strategia. I professionisti del marketing la considerano una delle più redditizie di questi tempi. 

 

 

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Utilizzare strategie omnicanale 

 

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I marketers impiegano in media quattro piattaforme social per le loro attività, privilegiando principalmente Facebook (57%) e Instagram (55%). Queste due piattaforme si distinguono anche per il più alto ritorno sull'investimento. 

 

Tuttavia, di fronte a una così vasta gamma di opzioni, sorge spontanea la domanda: quali piattaforme scegliere in ottica di un approccio di Marketing Mix? Per rispondere efficacemente a questo quesito si consiglia di prendere in esame due fattori chiave: 

 

  • Comportamento del pubblico: è fondamentale identificare i canali maggiormente frequentati dal target audience. Concentrarsi su piattaforme poco utilizzate dal pubblico equivale a lanciare un messaggio nel vuoto. 
  • Risorse disponibili: Il numero di persone coinvolte nelle attività di social media incide sulla scelta delle piattaforme. Con risorse limitate, è preferibile ottimizzare l'impatto concentrandosi su pochi canali ad alto potenziale, piuttosto che disperdere gli sforzi su numerose piattaforme. 

 

Una delle principali sfide legate alla gestione di più piattaforme risiede nella produzione di contenuti originali per ciascuna di esse. Tuttavia, la maggior parte dei marketers riutilizza gli stessi contenuti, adattandoli leggermente per ogni canale. Ciò consente di ottimizzare i tempi e le risorse, senza compromettere l'efficacia della comunicazione. 

 

 

Utilizzare un assetto di lavoro ibrido 

 

Un'indagine condotta su un campione globale di professionisti del marketing ha rivelato che il 45% di essi adotta un modello di lavoro ibrido, mentre solo il 24% opera interamente in remoto. Questi dati indicano una tendenza consolidata verso forme di lavoro flessibili, smentendo l'ipotesi di un massiccio ritorno in ufficio. Pertanto, nella pianificazione strategica del prossimo anno, le aziende dovrebbero privilegiare soluzioni in grado di supportare efficacemente una forza lavoro distribuita geograficamente. 

 

L'indagine ha inoltre evidenziato che il modello ibrido è il più apprezzato dai dipendenti (41%), seguito dal lavoro da remoto (32%) e, infine, da quello in presenza (27%). 

 

Un dato particolarmente interessante è emerso riguardo ai fattori che maggiormente incentivano i dipendenti a rimanere in azienda: la flessibilità oraria ha superato la competitività retributiva, dimostrando come le politiche di conciliazione vita-lavoro siano diventate un elemento cruciale nella fidelizzazione del personale. 

 

Il panorama del marketing è in continua evoluzione, e i professionisti del settore devono essere pronti ad adattarsi ai nuovi trend. L'integrazione delle tecnologie emergenti e la personalizzazione dell'esperienza cliente rappresentano nuovi, stimolanti e decisivi terreni di confronto per le aziende di tutti i settori. 

 

L'innovazione, come dimostrano anche gli studi, è una risorsa cruciale per distinguersi dalla concorrenza e raggiungere i propri obiettivi di business. 

Davide Rossi

Scritto da Davide Rossi

Sono cresciuto nel mondo dell'informazione, studiando e leggendo di storia, politica e psicologia, marketing, branding e molto molto altro. Dopo anni di lavoro da consulente strategico per la comunicazione digitale, oggi sono Direttore operativo di Inside. Vuoi conoscermi per una consulenza? Scorri in basso questa pagina e arriverai ai nostri contatti!

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