Come abbiamo già anticipato in un precedente articolo Google si appresta a dismettere la precedente piattaforma dedicata agli Analytics, denominata Universal Analytics, in virtù della scadenza del 1° luglio 2023.
Un’evoluzione spinta dalla necessità di tutelare la privacy degli utenti, dal momento che il tracciamento non può più basarsi sui cookie di terze parti o sui Mobile Advertising ID.
Ne consegue l’obbligo di utilizzare strumenti di web analytics in linea con le disposizioni normative nazionali e internazionali in materia di privacy e che consentano, al contempo, di supportare le attività di Digital Marketing delle aziende.
Ti potrebbe interessare: "Google Analytics: cosa fare quando ricevi un’email con richiesta di rimozione dei dati ex art. 17 GDPR"
Le difficoltà legate al passaggio a GA4
Fin qui tutto chiaro, ma quale strumento utilizzare da qua al futuro? Il mercato offre più soluzioni, ma la galassia Google appare quella in grado di fornire le risposte più complete a fronte della predominanza in ambito di search engine.
La risposta più immediata è, quindi, Google Analytics 4 (GA4) contando sul fatto che è già pienamente disponibile per tutti sin dall’ottobre del 2020 (non costituisce quindi una novità sperimentale in termini di funzionalità ndr) oltre a essere gratis.
In questi mesi, in cui sussiste il parallelismo tra Universal Analytics e GA4, c’è tutto il tempo per provare quest’ultima piattaforma e acquisire alcune skill importanti.
Il passaggio tra le due piattaforme non è comunque un aspetto banale. Il motivo? Consiste nel fatto che la misurazione con GA4 si basa su un sistema, come anticipato, profondamento diverso da Universal, con tanti aspetti da apprendere ex novo.
Caratteristiche essenziali di GA4
GA4 porta con sé una nuova visione di tracciamento, passando da una raccolta dati fondata sulle sessioni e sulle diverse tipologie di interazione degli utenti, a un tracciamento incentrato su eventi e parametri collegati.
Il sistema provvede a raccogliere questi eventi in modo automatico senza generare codici specifici e, per questo motivo, oltre ad altri aspetti, non è possibile effettuare una migrazione di dati da Universal Analytics a GA4.
Per le aziende sussiste anche il problema legato al nuovo Conversion Modeling. Parliamo dei casi in cui una conversione registrata non può essere attribuita in modo determinato a nessun canale di acquisizione.
Questo perché in GA4 ci sono metriche nuove, vengono a mancare metriche presenti in Universal Analytics (come il bounce rate ndr) oltre al fatto che alcune metriche rimaste funzionano e misurano in modo diverso rispetto alla piattaforma pre-esistente.
Un esempio può chiarire il tutto: un utente che utilizza un computer fisso, un tablet e uno smartphone per navigare sui medesimi siti conduce a risultati nettamente diversi tra piattaforme di analisi: per Universal Analytics viene conteggiato al pari di 3 utenti diversi, con Google Analytics 4 viene indicato come un solo utente.
Dove i report di comportamento e conversione risulteranno parziali, in relazione alle caratteristiche tecniche dei sistemi e alle autorizzazioni concesse o negate dagli utenti, Google offre fortunatamente ai suoi utilizzatori una modellazione dei dati elaborata attraverso software di intelligenza artificiale.
Altro particolare importante: per il periodo interessato alla coesistenza delle due piattaforme, occorre anche ricordare che GA4 può lavorare sia in presenza che in assenza di cookie.
Ti potrebbe interessare: "Google Analytics 4: cosa cambia rispetto a Universal Analytics?"
Perché farsi affiancare da un’agenzia specializzata per il passaggio a GA4
A fronte di tutti questi aspetti precedentemente accennati e – soprattutto - in merito alla mancata opportunità di importazione dei dati da Universal a GA4, occorre fare molta attenzione e appoggiarsi all’assistenza di professionisti accertati.
Tutto questo anche a fronte della necessità di creare una storicità di dati dentro GA4. Un modo per avviare da subito un confronto attivo tra i dati di utenti e sessioni raccolti da Universal e quelli ricavati da GA4.
Un’agenzia strutturata come Inside Comunicazione, con competenze avanzate nel Digital Marketing e professionisti dedicati nello specifico all’analisi dei dati, permette alle aziende di effettuare tutti i passaggi essenziali per una raccolta dati online ottimale attraverso GA4, affiancando i referenti Marketing e IT dei clienti sia sotto l’aspetto tecnico che strategico.
Oltre al settaggio iniziale, Inside si occuperà di definire i nuovi obiettivi, gli eventi che si desiderano tracciare in funzione della nuova tecnologia di Google Analytics, le stime aggiornate sulle conversioni possibili, la validazione dei dati, la migrazione delle audience, le impostazioni della raccolta dati prevedendo backup sin dal momento della coesistenza con Universal Analytics.