Ormai non è più una novità, ma è bene sottolineare un punto fondamentale per ogni azienda presente sul web.
Dopo alcuni anni di sperimentazioni, l’indicizzazione Mobile First Indexing, da parte di Google, è una realtà consolidata e di cui tutti dobbiamo tener conto se vogliamo raggiungere risultati significativi all'interno del motore di ricerca più usato al mondo.
La rivoluzione di Google in relazione al Mobile
Facciamo un salto all'indietro: prima del Mobile First Indexing l'algoritmo di valutazione di Google analizzava in primis la versione desktop dei contenuti di una pagina per un'analisi della pertinenza rispetto alle ricerche effettuate dagli utenti, e poi (eventualmente) la versione mobile dello stesso sito.
Dal 2019 invece, l’algoritmo di Google ha iniziato a valutare in primis la versione mobile di un sito per definirne il posizionamento all’interno delle proprie SERP.
Leggi anche: "I fattori SEO che determinano un buon posizionamento Google"
Perché Google ha cambiato i propri parametri di indicizzazione
Una rivoluzione che è partita non tanto da una spinta propulsiva interna al colosso del web, quanto dall'analisi dei comportamenti degli utenti. Basta infatti tenere presente che nel corso dell'ultimo biennio le ricerche da smartphone a livello globale sono salite al 58% (in Italia addirittura superano il 62%), surclassando effettuate da desktop.
Se Google non operasse in questo modo, il rischio sarebbe quello di dare preminenza a siti con UX scadenti per gli utenti che, di conseguenza, migrerebbero su altri motori concorrenti.
Scarica gratuitamente la guida SEO: Strategie per far guadagnare il primo posto alla tua attività
Gli effetti pratici dei cambiamenti di Google
Secondo i primi riscontri questo cambiamento nell’algoritmo avrebbe già prodotto una netta variazione in termini di posizionamento: se un sito non è adeguatamente ottimizzato per l’utilizzo mobile, infatti, è ipotizzabile un calo di posizionamento riferibile alle ricerche derivanti da questi dispositivi.
Ecco perché si parla di una vera e propria rivoluzione web (tutt'ora in atto), in grado di sconvolgere le classifiche e, in un futuro non troppo lontano, di determinare l’obsolescenza e la rovina dei siti con una fruibilità non adeguata per gli smartphone.
Cosa devono fare le aziende per adeguarsi ai cambiamenti
Un consiglio che rivolgiamo a tutte le imprese: per ottenere posizionamenti soddisfacenti e fornire al contempo la migliore User Experience possibile a chi naviga sui siti aziendali, è necessario affiancare a quella desktop, una versione del sito appositamente concepita per l’utilizzo mobile, oltre ad avviare l'ottimizzazione in chiave SEO.
Ricordiamo, inoltre, che Google non sta implementando due indici di ricerca separati per desktop e mobile, come si vociferava tempo addietro, ma sta semplicemente cambiando il suo oggetto di valutazione complessiva sui siti.
In conclusione, per cavalcare ogni tipo di business in rete occorre farsi trovare preparati e implementare, all’interno delle proprie strategie di web marketing, le nuove direttive che giungono da Mountain View.
Utilizzando questo approccio l’aggiornamento dell’algoritmo non va considerato come un elemento penalizzante quanto piuttosto una nuova opportunità di crescita poiché, quando si precedono i competitor nell’applicare le soluzioni più innovative, i risultati sono sempre premianti.
Desideri avere una consulenza dedicata per un progetto di Digital Marketing in grado di sfruttare le strategie e gli strumenti più avanzati? Contattaci, ti sapremo fornire i consigli più adeguati alle tue esigenze.