L’Email Marketing è tra gli strumenti di marketing aziendale in uso da maggior tempo, in riferimento all’epoca digitale, e che non accenna a perdere terreno, anzi: negli ultimi anni ha acquisito ancor maggior peso specifico.
Ci sono naturalmente dei motivi alla base di questo successo. Riteniamo utile analizzare il fenomeno, partendo soprattutto da alcuni dati statistici, per comprendere gli aspetti chiave su cui puntare per fare business attraverso le email aziendali.
Ti potrebbe interessare: "Email Marketing: i fattori chiave di sviluppo per il 2022"
Email Marketing: cosa dicono le statistiche
Apprestare una strategia mirata di Email Marketing e provvedere alle successive fasi operative non costituisce un’operazione semplice, ma neppure tra le più dispendiose – a livello marketing - per un’azienda.
Parliamo di uno strumento ancora estremamente efficace per raggiungere prospect e clienti, ponendo le basi per un’interazione finalizzata alla vendita o a specifiche conversioni.
Una realtà estremamente importante, quale l’Osservatorio Statistico sull’Email Marketing di MailUp ha recentemente presentato la relazione 2022. Un insieme di dati e statistiche estremamente importanti per studiare e capire meglio questa metodologia.
- Email Marketing e Covid
Una premessa è doverosa. I dati in questione si riferiscono a un periodo ancora fortemente influenzato dal Covid-19, seppure la crescita dell’Email Marketing fosse consistente anche nel corso degli anni antecedenti alla pandemia globale.
L’Osservatorio Statistico 2022 ha preso in considerazione gli invii email effettuati dalle aziende nel periodo gennaio-dicembre 2021 attraverso l’utilizzo delle piattaforme MailUp.
Il dato complessivo è veramente significativo: sono più di 15 miliardi i messaggi inviati da una base composta da 10.539 piattaforme.
Le tipologie di messaggio sono così divise:
- 26,6% DEM (Direct Email Marketing)
- 69,1% Newsletter
- 3,6% Email transazionali
L’osservatorio, inoltre, ha considerato le varie tipologie di ambiti: B2B, B2C e misto (B2B+B2C); prendendo come riferimento 50 settori merceologici.
- La differenza tra newsletter e DEM
È utile ricordare la differenza tra una DEM e una Newsletter. Quest’ultima è una comunicazione volta innanzitutto a informare il destinatario su una serie di fatti, come eventi, aggiornamenti tematici, novità, ecc.
Una DEM (acronimo di Direct Email Marketing) è invece uno strumento legato indissolubilmente a un’offerta commerciale presente al suo interno.
Ti potrebbe interessare: "Esempi di inbound email marketing e di outbound email marketing"
Crescono gli invii e i tassi di apertura delle email
Tornando ai dati i volumi legati agli invii sono aumentati dell’8,7% dal 2020 (quando il numero complessivo si attestava attorno ai 14 miliardi di email) al 2021.
Si tratta di un segnale che dimostra come le aziende abbiano investito molto nella comunicazione digitale a fronte della limitazione agli spostamenti, all’epoca ancora in corso.
Ancora più netta la crescita delle aperture uniche che nel 2021 salgono al 15%, segnando un +1,2% rispetto al 2020.
In questo caso l’incremento maggiore è nel B2C (+1,8%).
A calare, sono invece le metriche che riguardano il grado di interazione degli utenti, ovvero click unici (-0,1%) e click su aperture (-1,9%).
Considerazioni in merito alle statistiche
Questi primi dati forniti dall’Osservatorio Statistico sull’Email Marketing di MailUp vanno letti in chiave critica.
Emerge che la maggior parte delle aziende hanno puntato sulla quantità degli invii (in particolare sul volume complessivo) più che sulla qualità dei messaggi.
Sappiamo bene però che, con l’aumento della competitività dei mercati, sono alcuni specifici fattori quelli in grado di fare la differenza. Parliamo innanzitutto del grado di personalizzazione dei messaggi che determina il numero di conversioni e le risposte alle call-to-action.