Uso di hashtag nel profilo LinkedIn aziendale? 10 regole da seguire

Cinzia Folli - 13 agosto 2020

hashtag linkedin

 

C'è qualcosa di più social degli hashtag? Probabilmente no, di sicuro negli anni hanno saputo influenzare molti ambiti, anche off-line, così come è vero che rivestono ancora la loro importanza per via di funzionalità specifiche.

Gli hashtag su LinkedIn non si usano allo stesso modo come avviene comunemente negli altri social.

Circa al loro utilizzo va subito specificato un aspetto: il social dei professionisti per eccellenza è stato l'ultimo in ordine di tempo ad adottare gli hashtag.

I motivi sono tanti, il primo, desumiamo, il fatto che gli amministratori di LinkedIn non volevano che i valori medi dei post si sminuissero dal proliferare di parole accompagnate dal cancelletto.

In altre parole: hashtag sì, purché attraverso modi e forme professionali.

Essendo LinkedIn una piattaforma professionale, è fondamentale che la scelta e l'utilizzo degli hashtag mantengano questo tenore. Gli hashtag tipicamente diffusi all'interno delle altre piattaforme social, non sempre sono appropriati sul social aziendale.

 

 

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Dove aggiungere gli hashtag su LinkedIn

 

Gli hashtag su LikedIn possono essere usati sia all'interno dei post che in riferimento agli articoli. Nel primo caso seguono le stesse regole e modalità degli altri social.

Per quanto riguarda gli articoli, invece, c'è un'opportunità offerta all'utente nelle specifiche riguardanti la bozza, in particolare alla voce "Comunica alla rete il contenuto del tuo articolo", dove, oltre alla descrizione generica dei contenuti, è possibile aggiungere anche gli hashtag.

Una volta pubblicato l'articolo non sarà più possibile intervenire per modificare, aggiungere o eliminare.

 

 

Leggi anche: "Strumenti di marketing per aumentare il fatturato: LinkedIn InMail"

 

 

Come usare gli hashtag su LinkedIn aziendale: un decalogo di consigli per non sbagliare

 

Ok, quindi, all'uso degli hashtag, anche per un ambiente formale e attento al dettaglio come quello di LinkedIn. È bene però seguire determinati accorgimenti per non trasformare un'opportunità in un autogol.

 

1. Evitare di esagerare

 

hashtag aziendale

 

Sforzarsi di trovare l'hashtag o gli hashtag giusti per il proprio post o articolo va benissimo, ma consigliamo innanzitutto moderazione: arrivare a 5 può essere il limite plausibile per non essere etichettati come spam dall'algoritmo del social network.

 

2. Hashtag come valore aggiunto e non come testo esclusivo

 

L'hashtag deve essere in grado di fornire valore esplicativo a un post o a un articolo, offrendo, in pratica, una chiave di ricerca per gli utenti.

È decisamente sconsigliabile inserire solamente hashtag quale contenuto di accompagnamento a un post (video, articolo, immagine che sia), ma integrarli in modo razionale a frasi di senso compiuto.

Non ci sono limiti al numero di hashtag ma è comunque consigliato utilizzare non più di 5 per ogni post. 

 

3. Attenzione a spazi e punteggiatura

 

Al pari degli altri social, anche su LinkedIn gli hashtag non vanno d'accordo con una serie di elementi sintattici quali apostrofo, punto, virgola, punto esclamativo, trattini alti e bassi che ne interrompono la valenza (#ImOne sì, #I'm One no).

È per questo che spesso si ricorre con iniziai maiuscole, in modo da differenziare le singole parole.

 

hashtag linkedin

 

4. Attenzione agli acronimi

 

Un acronimo trasformato in hashtag può avere molta forza, anche per essere ricordato, non è però detto che tutti lo conoscano.

Si va dall'ormai conosciuto #FYA (For Your Attention) al recente #DYK (Do You Know) che non tutti possono capire, specie gli utenti meno avvezzi agli slang.

Usare gli acronimi è quindi lecito, anche se non val la pena esagerare: anche in questo caso occorre porsi l'obiettivo di risultare chiari per tutti.

 

5. La lingua da usare

 

I nostri post o i nostri articoli sono senza dubbio rivolti a un pubblico determinato, diversamente non staremo parlando di strategie social.

A seconda della collocazione geografica, o della portata del nostro post o articolo, individueremo la lingua da utilizzare per gli hashtag, scegliendo principalmente tra lingua locale (es: italiano) o inglese.

 

hashtag linkedin

 

6. I consigli che arrivano da LinkedIn

 

È la stessa piattaforma che ti consiglia uno o più hashtag in funzione degli argomenti contenuti in un articolo. Ovvio che, trattandosi di intelligenza artificiale, l'errore può esserci, quindi prima di accettare, conviene accertare l'attendibilità specifica.

Quando inizi a scrivere un post, LinkedIn ti suggerisce in maniera automatica alcuni hashtag che potrebbero essere attinenti.

Se ti sembrano adatti, prova a includerli, ma attenzione ad usare solo quelli che ti convincono veramente e che sono inequivocabilmente connessi al tuo contenuto.

 

hashtag linkedin

 

7. Gli hashtag per gli eventi

 

Tra tutti i casi affrontabili, gli hashtag sono particolarmente consigliati in caso di organizzazione di un evento. Ogni evento importante, infatti, è contraddistinto da un nome che è bene possa essere veicolato anche attraverso questa modalità. Puoi usare hashtag per segnalare la presenza o il coinvolgimento, fisico o virtuale, della tua azienda.

 

8. Hashtag di brand o per una singola campagna

 

È bene associare al proprio brand o alla propria campagna di adv un hashtag ad hoc.

L'importante è fare in modo, tramite le opportune e semplici verifiche, che l'hashtag scelto sia originale, comprensibile, semplice (quindi non eccessivamente lungo e prolisso) e che non tragga in inganno.

 

9. Usare un hashtag popolare

 

Se da un lato - quello precedentemente analizzato - occorre puntare sull'originalità, in altri casi, come la promozione di un articolo tematico, occorre privilegiare la popolarità.

Questo ci permette di essere cercati e di conseguenza interagire con altri utenti su un argomento specifico.

 

hashtag linkedin

 

10. Non confondere le citazioni con gli hashtag

 

Gli hashtag, come abbiamo potuto vedere, permettono di ottenere molti risultati, tutto sommato con il minimo sforzo. Attenzione però a non confondere le citazioni con, appunto, gli argomenti.

Per i primi casi, occorre ricorrere al simbolo "@" che precede il nome della persona che si vuole taggare, a prescindere dall'argomento trattato.

Talvolta, invece di usare un hashtag risulta più opportuno optare per una citazione. Se si vuole taggare un'azienda o una persona nello specifico, le citazioni sono il modo migliore per catturare la loro attenzione e far in modo che essi interagiscono con il post, aumentandone di conseguenza anche la reach.

 

 

Non resta che provare, ma, ancor prima definire una strategia social in grado di produrre risultati concreti.

 

 

 

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Nota dell'editore: questo post è stato originariamente pubblicato nel Febbraio 2020, ed è stato aggiornato per una maggior freschezza, accuratezza e completezza.

Cinzia Folli

Scritto da Cinzia Folli

Fin da piccola al momento della pubblicità non cambiavo canale, ma la guardavo con lo stesso trasporto con cui fantasticavo davanti ai cartoni animati. Un prodotto, un’emozione, un sentimento: come descriverli e comunicarli alla perfezione mi ha sempre entusiasmato, ancora prima che potessi rendermene conto. I Social sono diventati un potentissimo strumento di comunicazione e la mia sfida più grande sarà mostrarti quanto possano rivelarsi una concreta risorsa di business per il tuo brand.

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