Tutto ebbe inizio nel lontano 1989 quando il ricercatore Tim Berners-Lee fece una scoperta davvero rivoluzionaria, che cambiò per sempre la storia contemporanea. Si trattava del World Wide Web, il www, da considerarsi il principio dell’informatica come oggi la conosciamo. La sua evoluzione e l’interesse intorno ad esso crebbe esponenzialmente, tanto che pochi anni dopo, nel 1993, divenne disponibile al pubblico gratuitamente e ad oggi è conosciuta e utilizzata da buona parte delle persone nel mondo.
Grazie al “www” sono nati e si sono evoluti molti strumenti e dispositivi tecnologici, dai pc agli smartwatch e gli stessi smartphone, di cui oggi non se ne può proprio fare a meno. Ma l’evoluzione tecnologica sfociata nella digital transformation non è limitata a questo.
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La digital transformation e il suo impatto sulle aziende
L'obiettivo della trasformazione digitale è rendere ogni nostra azione del quotidiano più smart e veloce, con automazioni sia negli ambienti domestici che negli spazi di lavoro. Possiamo infatti accendere una lampadina a distanza, senza premere l’interruttore, ma soltanto con ausilio della nostra voce e possiamo regolare i caloriferi di casa con una pratica app dal nostro smartphone.
Allo stesso modo anche l'ambiente lavorativo delle aziende si sta evolvendo, riempiendosi di tecnologia, di software all'avanguardia e di particolari automazioni, ad esempio il Cloud Computing, il Big Data Analytics o l’Internet of Things.
Le aziende, vedendo come la tecnologia e la società si stanno trasformando, vogliono restare al passo con i tempi. Per contrastare la concorrenza le aziende devono approcciarsi positivamente ai cambiamenti e alle novità introdotte dalla società, compiendo un percorso di Digital Transformation che possa portarle gradualmente da una mentalità improntata sull’analogico a una più digitalizzata e smart.
È un percorso lungo che si suddivide in tre fasi:
- La prima di queste è la Digitization, il primo approccio con gli strumenti informatici e l’utilizzo di essi per incrementare la produzione aziendale.
- La seconda fase è la Digital Transformation stessa, che prevede un cambio di mentalità e un utilizzo più consapevole degli strumenti tecnologici, per il raggiungimento di più obiettivi possibili.
- E infine la terza fase, riguardante l'applicazione di nuovi business models alla Digital Transformation, al fine di definire una nuova idea produttiva e di lavoro, con obiettivi sempre più in linea con il mondo del digitale.
Già molte aziende hanno saputo adattarsi al fenomeno del digitale con la realizzazione di Business Models adatti alla Digital Transformation, imparando a sfruttare la tecnologia a proprio vantaggio, ad esempio migliorando la qualità delle campagne marketing e facendo un uso più consapevole dell’Intelligenza Artificiale, dei software e dei social.
La Digitization: il primo step
Il primo step che un'azienda deve compiere per avvicinarsi al mondo del digitale è la Digitization. In questa fase non si hanno ancora chiare le modalità per sfruttare al meglio la tecnologia. L’unica cosa che si sa è che il digitale ad oggi è meglio dell’analogico e che utilizzare tali strumenti nel quotidiano possono aiutare al raggiungimento degli obiettivi aziendali, ad esempio aumentare la quantità di lead in target, raggiungere una quota di fatturato annuo maggiore o semplicemente essere più concorrenziali e competitivi con la propria offerta rispetto al mercato odierno.
È chiaro che la Digitization è il primo passaggio da svolgere per arrivare alla digitalizzazione completa. Ciò perché i veri cambiamenti l’azienda li potrà ottenere solo quando abbina a tali strumenti una nuova mentalità protesa al digitale, capace di portarla alla creazione di Business Models sempre più sofisticati e curati nel dettaglio. Tale cambiamento, in termini di dispositivi tecnologici e di mentalità, riguarda vari aspetti dell’azienda, ad esempio i reparti produttivi e quelli degli uffici, ma anche tutte le attività legate alla comunicazione e al rapporto tra essa e i suoi partner commerciali e tra essa e i suoi clienti.
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La Digital Transformation: il secondo step
Tra la Digitization e il Business Models Innovation troviamo un vero e proprio percorso che l’azienda deve compiere al fine di raggiungere la mentalità digitale tanto auspicata, ovvero la Digital Transformation. Si tratta della capacità di usufruire nel modo migliore degli strumenti tecnologici, sulla base di obiettivi che conducano al miglioramento della performance aziendale. Secondo la Boston Consulting Group sono diverse le tecnologie ad oggi inventate che permettono di raggiungere maggiori risultati, ad esempio il Cloud Computing, le automazioni e i robot, la Big Data Analytics, la cybersecurity e altri particolari software, come quello per la simulazione e per la realtà aumentata.
Tali strumenti e software digitali sono fondamentali per ottenere una Digital Transformation che abbia come obiettivo la creazione della realtà aziendale dell’Industry 4.0, ovvero quella che vede la tecnologia come mezzo per raggiungere obiettivi ambiziosi e risolvere problematiche di varia natura. Grazie al processo di Digital Transformation tutte le operations vengono migliorate e velocizzate. Le attività più schematiche vengono quindi portate a termine dall’Intelligenza Artificiale, dedicando il tempo risparmiato in attività che necessitano di creatività, ingegno e di riflessione, che possono essere svolte solo dalla mente umana.
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Il Business Model Innovation: il terzo step
Aspetto che risulta ormai chiaro dalla lettura dell’articolo è che non ha senso possedere in azienda strumenti digitali se questi non sono abbinati a un’adeguata strategia digitale, in altre parole a un Business Model che possa supportare e organizzare tutte le attività dell’azienda. I Business Models vanno visti come la parte logica, la mente dell’impresa, colei che è in grado di analizzare e progettare il proprio business plan, in modo tale da migliorare e rafforzare gli obiettivi aziendali. Aspetto da considerare è che ogni azienda non è unica sul mercato ed esistono centinaia, se non migliaia, di aziende simili, capaci di fare ad essa concorrenza e impedendole di fatturare e vendere i propri prodotti.
Ciò che può differenziarci e permetterci di ritagliare uno spazio sul mercato è proprio la scelta dei Business Models.
Inoltre, il Business Model Innovation ci permette di capire cosa è meglio e cosa è peggio per l’azienda, impiegando in maniera più consapevole tutte le energie in percorsi e attività più produttive e funzionali. Grazie a tale strategia facciamo chiarezza sui valori e sulle qualità dei nostri consumatori e dei nostri partner commerciali.
Esistono due modi per intraprendere il Business Model Innovation in azienda.
- Come prima opzione è possibile compiere una sorta di indagine, che metta a confronto tutte le alternative capaci di portare un cambiamento significativo, scegliendo quelle migliori e procedendo per prove ed errori.
- Se invece decidiamo di seguire la seconda opzione il vecchio Business Model viene sostituito totalmente da quello nuovo, con un cambiamento fin da subito completo.
