Molti pensano che ci siano enormi differenze tra il copione di un video di intrattenimento rispetto a un prodotto nato per la promozione di un brand e la lead generation e successive conversioni.
La verità è che distinzioni sono sempre di meno, dal momento che l'intrattenimento è sempre più un elemento chiave per raggiungere il nostro pubblico - qualunque esso sia - all'interno delle diverse piattaforme media e social.
Vediamo di affrontare questo argomento partendo dall'elemento base di qualsiasi filmato, dei diversi generi: lo storyboard video, che, a sua volta, nasce da un'idea da sviluppare
Video storyboard: domande iniziali
Abbiamo citato il concetto di “idea” perché, prima ancora di passare all'operatività, occorre puntare su una strategia chiara che dovrà fornire tutti gli elementi utili a chi si occupa di creatività, sia che si tratti di persone interne all'azienda così come di un'agenzia o professionisti esterni.
In questo senso, in ottica di video storyboard, è necessario domandarsi e rispondere in modo esaustivo su diversi aspetti, principalmente:
- A chi mi rivolgo?
- Cosa voglio ottenere?
- Su quale fattore o su quali punti di forza decido far leva?
- Che tono di voce voglio usare?
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In cosa consiste il video storyboard
Una volta chiariti strategie e obiettivi e definito il tema, si può davvero andare a definire il video storyboard.
Quest'ultimo ha una funzione precisa: permette di visualizzare il nostro video aziendale attraverso una serie di disegni/bozzetti in sequenza che sintetizzano le diverse inquadrature.
Si tratta, in altre parole, di una sorta di sceneggiatura rappresentata, sulla stessa logica che viene usata, per l'appunto, nei corto o lungometraggi nell'entertainment.
Naturalmente i diversi bozzetti devono essere accompagnati dalle opportune didascalie in grado di fornire indicazioni di rilievo relativamente alla composizione delle schermate che dovranno poi tradursi in girati degli operatori.
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Video storyboard e personaggi coinvolti
All'interno dello storyboard video non si individuano, però, solo le scene principali. Lo stesso strumento fornisce la base per tutti gli elementi da prendere in considerazione nel momento delle riprese.
Occorre pertanto essere esaustivi in merito a come dovrà apparire l’ambientazione, precisando le caratteristiche degli attori presenti e delle loro azioni all'interno del video.
Anche in questo caso ci sono domande a cui è bene fornire risposta. Per esempio:
- Quali sono i personaggi presenti all'interno dell’inquadratura?
- Come si dovranno muovere?
- Esprimendo quale stato d'animo?
- Quali sono i dialoghi?
- Quanto tempo è passato tra i diversi fotogrammi?
- Come deve essere posizionato il cameraman?
- Le riprese sono da effettuare da un punto fermo o in movimento?
Conclusioni
Come abbiamo visto creare un video che possa generare visualizzazioni e, conseguentemente, portare alla brand awareness della nostra azienda e/o a possibili conversioni è una cosa complessa dal momento che occorre pensare alla narrazione, a definire un soggetto, redigere un video storyboard per poi tramutarlo in un copione vero e proprio.
Il consiglio per non disperdere risorse ed energie preziose? Rivolgersi a specialisti del settore, in grado di creare video non solo di qualità ma anche strutturati su misura sugli obiettivi del commettente.