Posizionamento SEO: elementi per un'alta posizione Google

Marco Targa - 25 gennaio 2019

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L'ultima tendenza in ambito SEO è quella di intercettare, con la massima attenzione e l'ausilio dei giusti accorgimenti tecnici, i giusti segnali provenienti dal comportamento degli utenti.

Occorre innanzitutto ribadire un principio: a Google non interessa mettere nei primi posti il sito web con il maggior numero di back-link quanto invece un sito che sia apprezzato dalle persone che cercano quel determinato argomento.

Ecco perché risulta importante analizzare i segnali provenienti dal pubblico.

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Un esperimento condotto a livello di ricerca ha portato a esaminare gli account Google Analytics di 518 siti web che non sono mai stati penalizzati da un aggiornamento dell'algoritmo di Google. Tutto ciò al fine di verificare quale tipologia di siti vengono premiati da Google.

 

Osservando le metriche incentrate sugli utenti, quali la frequenza di rimbalzo, il tempo sul sito o le pagine visualizzate per visitatore (e altri 5 indicatori), la ricerca ha evidenziato alcuni benchmark a cui le aziende dovrebbero puntare.

 

I prerequisiti:

  • i siti esaminati dovevano essere on-line da almeno 3 anni, in modo da avere uno storico sufficiente. 
  • Ogni sito web doveva raggiungere la soglia minima di 5.000 visitatori mensili.
  • I siti sono stati suddivisi in 10 diverse categorie, separando i siti di aziende B2B da quelle B2C.

Posizionamento SEO. Segnale n. 1: bounce rate

 

L'obiettivo di ogni marketing manager è quello di ottenere un livello di frequenza di rimbalzo più basso possibile. 

Lasciando stare i preconcetti, è stato riscontrato che Google predilige i siti con una frequenza di rimbalzo tra il 26% e il 69%.

In base al tuo tipo di sito, devi mirare ad avere una frequenza di rimbalzo il più vicino possibile a quelle percentuali.

 

 

Posizionamento SEO. Segnale n. 2: Compatibilità mobile

 

Circa il 60% di tutte le ricerche avviene attraverso un dispositivo mobile.

Tutti i 518 siti presi in esame hanno un sito ottimizzato per dispositivi mobili. 

In quasi tutti questi casi non parliamo di un sito responsive, quanto di siti costruiti ad hoc per il mobile

Pensare prima al mobile che ai dispositivi statici è diventato un must assoluto.

 

LEGGI ANCHE: "Posizionamento sito web: come sfruttare gli aggiornamenti di Google, Mobile First Index."

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Posizionamento SEO. Segnale n. 3: tempo medio di caricamento

 

In via generale, più velocemente il tuo sito web si carica meglio è, dato che a nessuno piace aspettare.

L'80% degli utenti che navigano il web, abbandonano il sito se il tempo di caricamento di questo supera i 3 secondi.

Al di là del fatto che Google utilizzi questo fattore all'interno del proprio algoritmo, più lentamente il tuo sito si carica, meno vendite genererai.

Non preoccuparti di ottenere un punteggio perfetto, ma solo di arrivare il più in alto possibile.

 

Posizionamento SEO. Segnale n.4: percentuali di visitatori abituali

 

Nessuno conosce veramente i fattori esatti che Google utilizza all'interno del proprio algoritmo.

E nessuno ha prove se Google utilizzi i dati di Analytics, anche se c'è un'alta probabilità che la risposta sia positiva.

Uno dei segnali che occorre analizzare è quella dei visitatori abituali. Il fatto che qualcuno torni su un sito web indica a Google che tale sito è affidabile e che la gente lo apprezza.

I siti web che hanno ottenuto un buon risultato, e dunque una buona posizione Google, presentano una percentuale di visitatori abituali che varia dal 16% al 45%.

Quando si da vita a un nuovo sito, il numero di visitatori ripetuti è estremamente elevato.

Col tempo questo dato scende a meno del 10%. Per far tornare i visitatori con una certa continuità, ti consigliamo di utilizzare appositi strumenti per invitarli a iscriversi.

 

Posizionamento SEO. Segnale n. 5: CTR (Click Through Rate)

 

A proposito della percentuale di clic, tramite la Google Search Console è possibile analizzare la percentuale di clic dei siti presi in esame.

La maggior parte di questi siti aveva tassi di CTR tra l'1,9% e il 3,1%.

Come fare a migliorare?

Fare continuamente A/B test, lavorando su tag title e meta description per vedere se è possibile rendere i contenuti più accattivanti in modo che più persone vogliano fare clic sul tuo elenco di ricerca rispetto ai concorrenti.

 

LEGGI ANCHE: "Aggiornamento algoritmo di Google: i siti con l'impatto maggiore"

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Posizionamento SEO. Segnale n. 6: visualizzazione di pagine per visitatore

 

Questo valore rappresenta la stima del numero medio di pagine del nostro Sito che ciascun utente  visualizza.

Se qualcuno consulta continuamente il tuo sito solitamente è perché sei sulla strada giusta dal momento che le persone apprezzano i contenuti proposti.

Il numero di pagine visualizzate per utente è un fattore chiave: non deve essere ne troppo elevato, potrebbe significare che l'utente non sa ciò che sta cercando e quindi non si tratta di un utente affidabile, oppure, ancora peggio, non trova quello che sta cercando; ne troppo bass, in quanto può significare che all'utente non è piaciuta o non ha trovato intuitiva e chiara l'interfaccia che si è trovato di fronte.

 

Posizionamento SEO. Segnale n. 7: tempo medio di permanenza sul sito

 

I siti web che si classificano bene su Google sono stati in grado di tenere la gente sulle proprie pagine all'interno di un range temporale che va da 1,6 minuti, arrivando fino a 5 minuti.

In questo modo avrai meno possibilità di essere penalizzato da Google Panda.

 

Conclusioni

 

Per attuare una strategia vincente su Google, devi pensare come Google. Per farlo la cosa più importante è mettere l'utente al primo posto.

Ragionare e rispettare i canoni per un buon posizionamento SEO, avendo sempre e comunque al primo posto tra le priorità l'utente, è necessario per garantirsi una buona posizione Google.

In questo modo il posizionamento del tuo sito dovrebbe osservare dei benefici in termini di indicizzazione e posizionamento, salendo in maniera progressiva e costante.
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Marco Targa

Scritto da Marco Targa

Cresciuto in mezzo a numeri ed analisi statistiche, ho allargato i miei orizzonti al mondo della comunicazione certificandomi sull'Inbound Marketing. Hai bisogno di un supporto per la tua strategia o sulla lettura dei dati riguardanti il tuo Sito Web? Sono la persona giusta!

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