Il passaggio da scrivania a cellulare, o meglio da desk a mobile, è ormai un fenomeno sotto gli occhi di tutti.
Non parliamo di persone meno sedentarie che non stanno più sedute al lavoro, ma camminano per le città telefonando e mandando email.
Il grande cambiamento è nelle abitudini di coloro che navigano in rete e che oggi lo fanno in maggior parte da strumenti portatili come smartphone e tablet.
I risultati degli studi fatti da We Are Social fotografano la rivoluzione mobile che continua ad investire tutti coloro che lavorano sul web.
Nel 2019 sono 5,11 miliardi gli utenti mobile al mondo, con un incremento di oltre 100 milioni (+2%) rispetto all’anno precedente.
Il mercato degli ecommerce si sposta inevitabilmente verso il mobile e chi non è ancora allineato con questa evoluzione perde ogni giorno occasioni per il proprio business.
Da E-Commerce a M-Commerce
Oggi quello che conosciamo come E-Commerce (dall’inglese electronic commerce) si trasforma in Mobile Commerce o M-Commerce seguendo la tendenza dei clienti che fanno più acquisti da smartphone e meno dal computer.
Recenti ricerche di Mobile Marketer hanno ipotizzato che già nel 2019 il numero di transazioni da mcommerce supererà quelle da ecommerce.
Tutto questo fa capire che le strategie dei gestori di ecommerce devono cambiare repentinamente se vogliono continuare a fare affari online.
Il diktat ormai è chiaro “Mobile First”.
Le versioni mobile dei negozi online non solo devono essere studiate pensando agli schermi più piccoli, ma devono garantire una navigazione fluida e intuitiva da smartphone. La UX (user experience) degli utenti mobile deve essere buona dalla fase di ricerca del prodotto fino a quella in cui effettuano il pagamento.
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Come sfruttare il mobile per il tuo ecommerce: le nuove tendenze
Chi resta al passo con i tempi e sfrutta tutte le novità del mercato, sicuramente ha più possibilità di successo rispetto a chi mantiene inalterato il proprio modello di business.
Questo è ancora più vero per il commercio online.
Prima di tutto, se hai già un sito mobile verifica che le pagine vengano caricate velocemente. Un utente che sta cercando un prodotto non attende più di 3 secondi se l’ecommerce non gli mostra ciò che desidera.
Usando PageSpeed Insight di Google puoi avere indicazioni sui tempi di caricamento e sulle migliorie da fare per abbassare questo dato fondamentale.
Le azioni di base da fare per velocizzare l’ecommerce sono:
- comprimere le immagini,
- minimizzare il codice non necessario,
- diminuire il numero di reindirizzamenti.
Una nuova opportunità per fare pubblicità su Google è Showcase Shopping Ads.
Questo nuovo formato di annuncio è stato ideato per aiutare gli inserzionisti ad attirare un numero ancora maggiore di clienti ed è particolarmente indicato per chi naviga da mobile.
Dalla guida di Google:
“Un annuncio Shopping Showcase viene visualizzato su Google quando un utente utilizza termini più generici per le ricerche, ad esempio "zaino". Gli annunci Shopping vetrina mostrano i prodotti pertinenti insieme alle immagini di stile di vita scelte da te per rappresentare il tuo brand o la tua attività”.
NON SOLO GOOGLE: "Instagram Shopping: crescono gli acquisti con Instagram Shoppable Post"
Anche gli acquisti fatti direttamente dai social media hanno avuto un cambiamento sostanziale.
Dal 2018 Instagram ha dato la possibilità di inserire tag shoppable alle storie, quindi i brand possono fare promozioni e invitare gli utenti ad acquistare senza uscire dalla app installata sul loro telefono.
Il trend che molte grandi aziende stanno seguendo è quello dell’esperienza omnicanale, ovvero che segue i potenziali clienti attraverso i diversi touch point che attraversano prima di arrivare al definitivo acquisto.
Attualmente una persona che fa ricerche su un prodotto passa dal computer del lavoro allo smartphone nella pausa pranzo, ma anche dalla ricerca fatta sul web alla prova di un articolo in un negozio reale.
Con strategie omnicanale si dà la possibilità al compratore di trovare tutte le informazioni su internet o nel mondo tangibile e acquistare dall’ecommerce o pagando un commesso in carne e ossa.