Per creare campagne pubblicitarie sui social network è molto importante conoscere il significato di targeting e retargeting.
Non solo gli esperti di social ads devono padroneggiare questi due concetti, ma dovrebbero essere noti a tutti coloro che lavorano nel digital marketing e anche agli imprenditori che decidono di investire sull’advertising.
In questo articolo partiremo dalle definizioni per poi evidenziare i benefici di targeting e retargeting.
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Cosa significa targeting e a cosa serve
Per capire cos’è il targeting basta partire dalla traduzione di “target”: bersaglio, obiettivo.
Il targeting per social media consiste in un sistema di selezione delle caratteristiche degli utenti che porta a mostrare annunci e post a un pubblico mirato.
Le piattaforme social mettono a disposizione dell’inserzionista e, a volte, di chi posta contenuti una serie di funzioni per il targeting che indirizza il messaggio solo a coloro che dovrebbero essere interessati ad esso.
Alcune delle principali opzioni che si possono selezionare riguardano:
- Dati demografici
- Luoghi
- Lingua
- Titolo di studio
- Professione
- Interessi e passioni
- Comportamento online
- Dispositivi e sistemi operativi usati
Combinando con sapienza una serie di questi fattori si può restringere il tuo pubblico a cui si mostra l’annuncio e si aumenta la sua efficacia.
Attraverso i social e una buona attività di targeting la pubblicità viene fatta vedere solo agli utenti che hanno le caratteristiche giuste per diventare clienti e non più a un pubblico vasto e generalista come quello che guarda gli spot televisivi.
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Cosa significa retargeting e a cosa serve
Se il targeting permette di inquadrare il target a cui vogliamo rivolgere la campagna pubblicitaria, il retargeting è un mirino ancora più sofisticato e preciso.
Il retargeting, a volte chiamato remarketing, si basa sul tracciamento della navigazione di un utente sul sito web attraverso l’inserimento di un tag javascript, quello che comunemente viene chiamato pixel, il quale permette di offrire sui social annunci in linea con le pagine visitate in precedenza.
In poche parole la tattica del retargeting serve a mostrare pubblicità mirate a utenti che hanno interagito con specifiche pagine web che mostrano un interesse nei confronti di un prodotto o di un servizio.
Per essere precisi, remarketing e retargeting non sono proprio la stessa cosa. HubSpot spiega bene questa differenza:
“Remarketing and retargeting are often confused with each other. Though they share similarities, retargeting allows you to reach new prospects with your ads, while remarketing focuses on re-sparking interest of your company to current or inactive old customers.
Il retargeting è una metodologia che guida l’utente verso la conversione seguendo i principi del funnel, quindi mostrando annunci sempre attinenti alla fase in cui egli si trova.
Ad esempio, una persona che visita la pagina prodotto sul sito aziendale esce da essa per andare su Facebook e lì il processo di retargeting mostra pubblicità di quel prodotto o propone contenuti inerenti ad esso.
L’efficacia di questo sistema è dovuto alla coerenza tra l’informazione che l’utente cerca sul sito web e la pubblicità che visualizza subito dopo sui social network.
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Bisogna considerare un dato: il 95% degli utenti che visitano la pagina di un sito o di un e-commerce non esegue la desiderata conversione. Il retargeting va a intercettare proprio questo enorme bacino di potenziali clienti che sono ad un passo dall’acquisto.
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