Posizionamento, parole chiave, indicizzazione. Sempre più spesso all’interno delle aziende fluttuano questi termini che a volte rimangono sospesi, senza una forza gravitazionale che li trasformi in obiettivi concreti. La strada per raggiungere la prima pagina di Google è avvolta da un’aura misteriosa che solo i veri esperti SEO sanno dissipare.
Il posizionamento nella prima pagina di Google del tuo sito o blog è possibile in due modi: attraverso il pagamento (SEA o Search Engine Advertising) e la SEO.
L'attività di SEO va affidata ad esperti del settore
La SEO (Search Engine Optimization) è composta da tutta quella serie di azioni (non a pagamento) sviluppate con l’obiettivo di generare traffico sul tuo sito. Per centrare la SEO giusta e arrivare a posizionarsi su Google tra i primi, occorre tutta una serie di competenze: è necessario affidarsi a mani esperte. No, non solo è necessario, è anche fondamentale. A questo proposito va detto infatti che ci sono due tipi di consulenti SEO per le aziende: quelli competenti e i venditori di fumo.
Per smascherare un cattivo consulente SEO devi sapere come riconoscere le best practices dalle azioni inutili o controproducenti. Ecco cosa controllare:
- Aggiornamenti. Devi sapere che le “regole” algoritmiche di Google evolvono continuamente e quindi controlla che il tuo consulente sia sul pezzo. Non solo, se il tuo sito è stato ottimizzato SEO anni fa, potrebbe essere necessario un refresh.
- Keyword sì, ma senza eccessi. Chi ti propone di inserire una marea di keyword, o del testo nascosto per accelerare i processi, sbaglia! Le parole chiave vanno studiate ed inserite nel modo appropriato. Google infatti è cresciuto e ha imparato a leggere: è in grado di distinguere i contenuti di qualità con keyword usate in modo naturale nel discorso e penalizza chi cerca facili scorciatoie.
- Fidati di chi ti spiega come inserire contenuti utili. Più persone leggono i tuoi contenuti, più scali posizioni. Ecco perché i contenuti utili per i lettori dovrebbero far parte del tuo piano di comunicazione.
- Verifica il titolo delle tue pagine ottimizzate. Naviga sul tuo sito internet e controlla cosa appare in alto nella finestra del browser: se è una lunghissima sequenza incomprensibile di codici significa che l’ottimizzazione non è buona!
- All’inizio ha senso supportare la SEO con la SEA. L’ottimizzazione ha i suoi tempi perché la presenza di keyword non è l’unico requisito. È possibile infatti che il sito sia ottimizzato correttamente ma che tu abbia fretta (i tempi del posizionamento non sono gli stessi delle aziende): in questo caso la SEA agevola il posizionamento e ti permette di essere il primo in brevissimo tempo.
Conclusioni
La complessità di questi temi è alta, ma quello che emerge è che non basta avere un sito per essere raggiunti da tanti potenziali clienti. SEA, SEO, keyword non possono rimanere sospese all’interno delle tue pagine web ma vanno amalgamate da mani competenti come ingredienti di un impasto. La riuscita dipende dalle giuste proporzioni di tutti gli ingredienti.
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