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Agile CRO: cos'è e perché applicarla

Scritto da Marco Targa | 3 ottobre 2023

 

Sappiamo già molto sulla CRO, ovvero sulla Conversion Rate Optimization e i relativi obiettivi di ottimizzazione del tasso di conversione dei visitatori per trasformarli in clienti o lead, facendo affidamento su dati qualitativi e quantitativi.  

Su che strumenti basarsi? 

Innanzitutto sulla User Experience per l’analisi dei dati di navigazione ma anche sui principi di persuasione connessi al datadriven marketing

Alla luce dei suoi sviluppi la CRO è importante perché pone sotto osservazione il comportamento del consumatore dal momento in cui manifesta un bisogno, proseguendo con l’analisi delle interazioni compiute fino alla piattaforma di destinazione e la successiva conversione. 

 

 

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Conversion Rate Optimization in versione “agile”

 

 

I marketing manager devono far fronte alla necessità di ottimizzare tempo e risorse. Per farlo, le aziende più organizzate stanno mettendo a punto quella che viene definita Agile CRO al fine di sviluppare progetti nell’arco di brevi periodi (circa 5 settimane).  

L'agile CRO rappresenta un approccio innovativo e creativo basato sul design thinking. Il fondamento di questa metodologia è basato su un ciclo di apprendimento rapido, che prevede la creazione di prototipi, la misurazione delle prestazioni, l'analisi dei dati e la possibilità di prendere decisioni veloci. Il focus ricade sull'ottimizzazione dei tassi di conversione oltre che sull'incremento del traffico o dei tassi di clic. 

Per ottenere risultati soddisfacenti è necessario prendere in considerazione sia dati qualitativi che quantitativi, uniti a una forte empatia verso il consumatore.  

Inoltre, grazie al metodo Agile, è possibile dividere ogni progetto in più task scalabili, migliorando progressivamente la User Experience delle pagine, per poi analizzare il funnel.  

 

 

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I fondamenti della CRO

 

Il processo di ottimizzazione si basa su cinque temi chiave: priorità e obiettivi, semplicità, team ad alto rendimento, sprint e monitoraggio.  

L’utilizzo di questo modello ha fortemente ridimensionato l’abuso degli A/B test. Per raggiungere i migliori risultati è necessario comprendere appieno le problematiche e ragionare per priorità.  

Il processo di ottimizzazione si articola in quattro passaggi: Think, Dream, Feel, Play, traducibili come “dati, intuizioni, empatia e gioco”. Quest’ultimo costituisce il più grande motore di apprendimento: l'efficacia del processo passa dal fatto che sia divertente e interessante per chi lo usa. 

 

 

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Valutazioni complessive sull’uso degli strumenti di digital marketing 

 

 

I marketing manager devono ricordare che i mercati sono diversi e che non è possibile paragonare i tassi di conversione di oggi rispetto al passato, in particolare dei periodi coincidenti con la pandemia e gli anni che l’hanno preceduta.   

Altro aspetto importante: è importante che i test compiuti in funzione di Agile CRO non siano visti come un modo per vincere subito, ma rappresentano un sistema per imparare: la maggior parte dei test fallisce e molto dipende dai KPI impostati.   

È bene anche considerare che la conversione inizia prima dell’atterraggio sul canale finale (sito, eCommerce o app). 

Ecco allora che per raggiungere gli obiettivi di crescita, è necessario avere una visione olistica della strategia, che parte dall'analisi del posizionamento dell'azienda rispetto al suo pubblico. Questo include la determinazione corretta del mercato corretto, la qualità del traffico, la comprensione dei concorrenti, la qualità, il prezzo e le caratteristiche del prodotto.  

In ultimo, un modello agile può aiutare a guidare i processi creativi verso obiettivi di crescita, ma solo se variabili come la User Experience del sito o dell'app e i modelli di business siano presi in considerazione nel modo più corretto e organizzato attraverso i tool più idonei.