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Linkedin InMail: messaggi per generare lead

Scritto da Davide Rossi | 10 dicembre 2020

 

I messaggi sponsorizzati di LinkedIn InMail hanno certamente un potenziale altissimo all'interno di una strategia di Social Marketing nel B2B.

La differenza tra un buon investimento e un possibile fallimento sta nello sfruttare al meglio ogni passaggio chiave. Abbiamo posto il focus su targeting e segmentazione, ora concentriamoci sulle caratteristiche del messaggio da inviare al nostro target profilato.

 

 

Leggi anche: "Cos'è opportuno fare prima di utilizzare le LinkedIn InMail" 

 

 

Strutturare un messaggio destinato a LinkedIn InMail

 

 

Ripartiamo dalla segmentazione del target, di cui abbiamo parlato nel precedente articolo, fattori fondamentali per avere ben chiari caratteristiche e bisogni delle singole buyer personas.

Il messaggio va studiato, affrontando ogni singolo componente, suddividendolo poi per introduzione, corpo e conclusione.

 

  • Oggetto - Linea tematica del messaggio

In passato avrai sicuramente sperimentato diversi modi per approcciare il tuo target, riscontrando modalità performanti e altre da evitare totalmente. 

La c.d. linea tematica cambia a seconda del segmento specifico, ma, in tutti i casi, è dai primi contenuti che vengono letti, il punto in cui ti giochi gran parte del successo della comunicazione.

   

Esempio: "Come supportiamo i marketing manager del settore sanitario".

 

Inserire una frase di questo tipo come "oggetto" della tua InMail equivale a far capire immediatamente al target il cuore della tematica, prospettando soluzioni che si rifanno a un ambito estremamente specifico.

 

Ovviamente, a questo tipo di "aggancio" deve seguire una proposta valida, in termini di soluzioni innovative, in modo da non sprecare risorse di investimento.

 

 

 

 

  • Introduzione/corpo della mail

Per l'introduzione è fondamentale utilizzare i tag di unione per personalizzare il messaggio. Occorre infatti aumentare al massimo il rapporto diretto con il destinatario, valorizzando l'aspetto umano.

 

Nelle prime righe devi spiegare, con estrema chiarezza, l'USP (Unique Selling Proposition) della tua azienda e i modi attraverso cui questa è in grado di influenzare l'attività delle aziende a cui si rivolge. 

Non bisogna mai essere prolissi perchè i tempi di lettura media sono estremamente corti.

Per essere chiari: se manca una USP, è sconsigliabile investire nelle sponsorizzazioni di Linkedin InMail.

 

 

 

Leggi anche: "Content Marketing su LinkedIn per fare Lead Generation"

 

 

  • Conclusione/firma

 

Prima della CTA vera e propria occorre concludere il messaggio. Ricordiamo che le persone non possono rispondere al tuo messaggio di posta elettronica sponsorizzato. Per questo motivo, ti consigliamo di aggiungere la tua e-mail e il tuo numero di telefono in prossimità della firma

Il contatto (conversione) molto spesso non avviene nell'immediato, appena letto il messaggio, ma nel momento in cui il soggetto interessato va a rileggere un messaggio salvato. 

 

  • L'invito all'azione CTA

 

La conclusione è una CTA che porta l'utente alla pagina di destinazione.

 

Si tratta di una scelta strategica molto importante, dal momento che, una volta avuto l'interesse del lead, questo non va sprecato.

 

La pagina in questione può essere una landing page per spiegare al meglio le potenzialità di prodotti e servizi proposti, dal momento che il messaggio - come detto - non può essere prolisso.

Altre soluzioni sono quelle di rimandare gli utenti a un form di contatto o a un modulo di richiesta preventivo, anche se è bene sincerarsi che prima abbiano ottenuto le informazioni sufficienti per poter essere interessati a un acquisto.

 

 

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