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Cosa sapere sulle strategie SEO per il 2022

Scritto da Marco Targa | 14 febbraio 2022

 

In questo primo scorcio di 2022 stanno emergendo, come normale, i nuovi trend attinenti alle strategie SEO (Search Engine Optimization).

Tendenze, ma anche semplici segnali, che ogni azienda è tenuta a seguire se vuole arrivare a conseguire risultati soddisfacenti dalle proprie azioni in ambito digitale, sia in termini di posizionamento che di facilità nell’essere raggiunti dai propri potenziali clienti.

 

 

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La domanda fondamentale rimane: per chi strutturare i nostri contenuti

 

 

Da dove partire in merito alla SEO on page? Sembra una domanda scontata a cui quasi tutti rispondono: le keyword.

 

Vero, ma riteniamo cruciale iniziare da un principio base. Quando parliamo di contenuti, pur giostrando sempre attorno a una o più keyword, dobbiamo sempre porci il problema di individuare un preciso destinatario. 

L’assioma è dato dal fatto che non pubblichiamo contenuti per i motori di ricerca, ma per le persone che li dovranno consultare. Prima che a Google il sito, la landing page, o il blog dovrà suscitare interesse nel nostro singolo utente. 

 

 

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Quali sono i contenuti di qualità

 

 

Contenuti di qualità, quindi, in grado di rispondere in modo chiaro, veloce e completo alle necessità del pubblico in target: questo è il passaggio chiave da tradurre in realtà.

 

 

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Non basta più – e non solo dall’ultimo anno – puntare sulla Keyword density o ripetere sistematicamente la keyword principale all’interno dei titoli H1 o H2.

Google suggerisce una lista di ben 20 domande che possono aiutare gli autori a preparare pagine di buona qualità. 

 

Il vademecum è diviso in 4 aree:

  • Contenuti e domande sulla qualità;
  • Domande sulla competenza;
  • Domande in merito a presentazione e produzione;
  • Domande comparative.

 

Seguendo questo disciplinare è doveroso chiedersi: il contenuto prodotto è di utilità per la mia audience? Non solo: il sito è strutturato in modo tale da consentire una perfetta consultazione attraverso qualsiasi dispositivo? Si tratta di contenuti originali, che potrebbero essere condivisi in modo semplice da altri utenti? Ma anche: tramite questo contenuto ho aggiunto valore rispetto ad altre proposte presenti nella SERP?

 

 

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I parametri E.A.T. di Google

 

 

Non è finita, Google ha introdotto alcuni nuovi parametri che saranno tenuti in grande considerazione per la valutazione di un sito nel corso del 2022. Questa svolta è sintetizzata dall’acronimo: E.A.T., ovvero "Expertise, Authoritativeness, and Trustworthiness" (traducibili con "competenzaautorevolezza e affidabilità").


Cosa comportano questi nuovi parametri? Una maggiore attenzione da parte delle imprese al fine di strutturare contenuti per dimostrare autorevolezza, reputazione in modo da elevare il più possibile l’indice di Page Quality del sito, oltre che dell’autore.


In questo quadro generale acquisiscono pertanto rilevanza recensioni, menzioni, premi, certificazioni.

Esistono inoltre una serie di credenziali dell'autore. In un contesto in cui si registra una produzione sempre più massiva e generalizzata di contenuti, diventa importante, non solo per Google, garantire autorevolezza e serietà per quanto riguarda la fonte di un determinato argomento.


Come contro altare ai parametri E.A.T., il verificarsi di elementi deficitari, a livello tecnico così come falle nei sistemi di sicurezza, possono penalizzare il sito stesso.

 

 

Conclusioni

 

Se abbiamo un sito ben strutturato, veloce, facilmente consultabile sia sui dispositivi desktop che da mobile, abbiamo già un’ottima base che potrà essere arricchita di contenuti, seguendo i principi precedentemente elencati che coinvolgono una componente di creatività (fornita da copy, grafici, video maker, esperti di UX, ecc.) e una tecnica (programmatori e, più in generale, SEO specialist).


A pagare è quindi il lavoro di una squadra ben coordinata a livello di strategia, per arrivare a risultati soddisfacenti.