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Social ed emergenza coronavirus: sparire è una scelta da evitare

Scritto da Cinzia Folli | 1 aprile 2020

 

Partiamo da un dato di fatto: la maggior parte delle aziende sono messe a dura prova dall’emergenza sanitaria che ha colpito non solo il nostro Paese, ma il Mondo intero e, di conseguenza, ogni realtà deve provvedere a compiere le proprie valutazioni, cercando di capire il difficile periodo, oltre che riuscire a far fronte alle difficoltà conseguenti.

Accanto a questi elementi ci sono i Social Media che costituiscono un'importantissima finestra sul mondo: vengono utilizzati per informarsi, intrattenersi, mantenere i contatti personali e molto altro.

Notiamo che alcune realtà imprenditoriali, a fronte del lock-down imposto dalla situazione emergenziale, ha fatto sparire parecchie aziende e professionisti dalle varie piattaforme.

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Un imperativo: rimanere vicini ai propri clienti

 

 

Il nostro consiglio è quello di non scomparire dal mondo digitale, in particolare dai social. I motivi sono diversi, innanzitutto è importante rimanere sempre vicini ai propri clienti, sia quelli acquisiti che quelli potenziali.

Il motivo principale è quello di mantenere vivi l’immagine e i valori del nostro brand, agli occhi dei clienti anche in un frangente in cui l'attività è chiusa o sta girando al minimo.

Questo è il momento giusto per seminare per poter raccogliere i frutti in futuro, quando tutto questo sarà solamente un amaro ricordo.

 

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I social servono per guardare oltre

 

I Social in questo momento sono i nostri migliori alleati per comunicare in modo strategico.

Non va dimenticato, infatti, che essendo costretta a stare in casa, la maggior parte delle persone trascorre ancora più tempo su queste piattaforme.

La prima cosa su cui ragionare è quella di trovare il modo più intelligente per intrattenere il proprio target, possibilmente condividendo messaggi positivi di speranza anche al fine di sentirsi uniti - seppur a distanza - nel combattere questo le difficoltà sanitarie, sociali ed economiche.

Questi sono gli aspetti di cui la maggior parte delle persone sente più bisogno.

Altro aspetto importante: non è il momento di lanciare messaggi puramente commerciali.

Un conto, come accennavamo, è promuovere il brand e i suoi valori, un altro sono le promozioni aggressive dei prodotti. Ora come ora quest'ultima è una modalità da mettere da parte.

Un altro consiglio è quello di fermare le pubblicazioni programmate diverse settimane fa - quando le misure restrittive non c'erano - che in molti casi, se non parametrate al momento emergenziale, costituiscono sia uno spreco di denaro che un fattore in grado di indispettire il nostro pubblico.

 

I contenuti pratici da valutare

 

Il consiglio è di entrare in profondità su diversi aspetti.

Per esempio:

  • Come la tua azienda sta affrontando l'emergenza
  • Che tipo di supporto riesce comunque a fornire attraverso i canali digitali
  • Quali provvedimenti ha preso per la tutela dei propri dipendenti e della collettività
  • Se e quali iniziative sociali e umanitarie ha deciso di sostenere o promuovere
  • Quali novità ci potranno essere dopo che l'emergenza e le limitazioni saranno terminate.

 

Valutare una rimodulazione del ToV

 

Emergenza non vuol dire per forza essere troppo seri o drammatici, al tempo stesso la comicità è sconsigliata, visto l'alto grado di sofferenza che attraversa l'intero Paese.

Ciò significa investire tempo per soffermarsi a valutare che tono di voce mantenere sui diversi account aziendali e, di conseguenza, in che modo comunicare sui social in tempo di crisi.

Situazioni di questo tipo costituiscono l'occasione per rivedere lo stile comunicativo, in modo da essere sempre e comunque coerenti con il proprio brand, attraverso i dovuti accorgimenti legati allo stato di emergenza.