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Sfruttare la ricerca vocale Google per vendere di più on-line

Scritto da Davide Rossi | 10 giugno 2019

 

Siri, Google Assistant, Alexa, Cortana… sono solo i più famosi tra gli assistenti vocali che, a poco a poco, si stanno facendo strada non solo sui nostri dispositivi mobili, ma anche nelle nostre case.

Gli assistenti vocali sono delle piattaforme basate su algoritmi di intelligenza artificiale che permettono alle persone di poter interagire con la voce in maniera quasi naturale con degli operatori virtuali

Tra gli "speaker" più diffusi in Italia troviamo Google Home e Amazon Echo, che con le loro caratteristiche e diversità hanno già ampiamente conquistato e diviso il pubblico, schierato per l’uno o per l’altro al pari di una tifoseria calcistica!

Chi già ne possiede uno sul suo comodino di casa ha ben chiare le loro potenzialità, ma anche i loro limiti.

Molti marchi stanno iniziando a comprendere che sempre più persone si rivolgono ed utilizzano la ricerca vocale non soltanto a fini di intrattenimento o utilità personale.

L'adozione della tecnologia vocale per coloro che effettuano acquisti, dunque da parte dei consumatori, è stata più veloce di qualsiasi altro prodotto dallo smartphone.

Non dimentichiamoci che sono prodotti ancora neonati se paragonati ad altre soluzioni del settore hi-tech ma, proprio come i neonati, capaci di imparare rapidamente dall’ambiente che li circonda e dai loro stessi errori.

 

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 Chi utilizza la ricerca vocale Google?

 

Secondo ricerche ed analisi effettuate gli utenti che hanno iniziato a ricorrere a tali strumenti ed assistenti vocali, sono cresciuti vertiginosamente in fretta fino a toccare il 23%.

Per quanto possa sembrare scoraggiante scavare in un "ecosistema nascente", non è affatto diverso da qualsiasi altra strategia di marketing. La prima cosa che devi fare è capire e soddisfare le esigenze dei tuoi clienti.

Questo tipo di tecnologia – sondaggio condotto su un campione di oltre 10 mila utenti provenienti da 42 paesi (compresi Italia, Stati Uniti e Russia) – viene utilizzata in particolar modo da individui appartenenti a fasce d’età più giovani (16-34 anni).

Questo è un primo dato, a livello globale, molto interessante!

E' chiaro e lampante che questo rappresenta un settore molto fertile e potenziale per la totalità delle aziende: proviamo solo a pensare a quanto il passaggio al mobile, unitamente alla crescita del numero di persone che ricorrono agli assistenti vocali, rappresenti una seria potenzialità per queste.

 

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Un mercato in veloce, velocissima crescita e che apporterà notevoli sfide e cambiamenti. E' necessario che le aziende si preparino e si strutturino per affrontare queste sfide e questi cambiamenti

 

Il deep learning a supporto delle ricerche vocali Google

 

Proprio grazie a questa rapida capacità di apprendimento e al loro costante aggiornamento si può parlare di loro associandoli non solo all’Intelligenza Artificiale e alla Machine Learning, ma anche alla Deep Learning.

I loro codici permettono al sistema di selezionare risposte in base a:

  • ciò che ci interessa di più,
  • andando a scandagliare i nostri comportamenti,
  • valutando la frequenza delle nostre ricerche,
  • valutando i nostri tempi di attenzione e le nostre risposte variabili rispetto ad atteggiamenti ricorsivi.

 

I dati parlano chiaro: si stima che entro il 2020 metà delle ricerche sul web saranno fatte “a voce”.

Ma perché tanto successo? Semplice comodità!

Poter seguire le istruzioni di una ricetta mentre la si cucina, ordinare un ingrediente che manca dalla dispensa, chiedere di segnare un appuntamento in agenda; il comfort di inviare un comando quando si hanno le mani occupate e la naturalità del fare richieste vocali, rendono gli assistenti vocali il nuovo modo di interagire con la tecnologia hardware e software.

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Ricerca vocale Google: un' opportunità per i siti

e-commerce

 

Ad oggi, Google e Walmart stanno già collaborando per permettere agli utenti connessi a Google di effettuare ordini e spese on-line rivolgendosi semplicemente al proprio assistente vocale.

Anche in Italia il mercato della GDO ha dato timidi segnali di apertura alla spesa “vocale”, capendo che la necessità o l’impulso ad acquistare qualcosa può avvenire in qualsiasi momento e in quel momento, qualsiasi cosa stia facendo il nostro cliente, potrà chiedere ad alta voce al suo assistente personale di aggiungere qualcosa alla lista della spesa, convertendo la richiesta vocale in acquisto.

 

 

Tutto questo potrà essere possibile solo grazie ad un’accurata e celere ottimizzazione da parte non solo degli assistenti vocali, ma anche delle piattaforme e-commerce dalle quali questi sistemi cercheranno le loro risposte.

Qualche esempio?

I risultati di ricerca: a differenza dei browser web, dove a ogni domanda corrispondono infinite pagine di risultati, gli assistenti vocali rispondono con una manciata di risultati.

Questo perché la ricerca vocale è ben diversa da quella "tradizionale" fornita in SERP a seguito di una ricerca scritta.

Quando si tratta di informazioni auditive, le vogliamo il più dirette, chiare e concise possibili; in effetti potremmo innervosirci se una voce metallica passasse oltre mezz’ora ad elencarsi tutte le risposte a una nostra domanda!

 

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Come vendere di più attraverso la ricerca vocale Google?

 

Avrete già capito che con i risultati visivi rimossi dall’equazione e gli assistenti vocali che forniscono meno risultati, diventa più importante per gli e-commerce mettersi al primo posto – o almeno molto in alto – nei risultati di ricerca  attraverso l' ottimizzazione SEO.

Nonostante si parli di una % di persone che acquista tramite ricerche vocali ancora mediocre (tuttavia in crescita costante), di questa tecnologia potrebbe è in grado di avere implicazioni importanti per il marketing, dal punto di vista della visibilità e della notorietà; e per la customer experience, favorendo notevolmente l'esperienza di navigazione e di acquisto per gli utenti.

Un ottimo consiglio è quello di ottimizzare le pagine in modo che i contenuti siano scritti in un linguaggio più naturale possibile. 

Prevedendo anche una sezione contenente le domande che più frequentemente vengono poste da parte degli utenti.

Tali pagine rappresentano perfettamente il metodo di domande e risposte che gli assistenti vocali potranno utilizzare ed indicizzare.

 

Gli strumenti pare siano già a disposizione, e con loro anche la predisposizione da parte degli utenti nel lasciarsi assistere durante i loro acquisti on-line; ora sta ai siti e-commerce aziendali aprirsi al dialogo.