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Metaverso, cos’è e come accedervi già da ora

Scritto da Francesco Farinelli | 22 settembre 2022

 

In ambito di comunicazione digitale si parla sempre più spesso di Metaverso, soprattutto dopo che Mark Zuckerberg ha annunciato di puntare fortemente su questa evoluzione, introducendo anche il nuovo nome del suo universo social, “Meta” per l’appunto. 

Prima di allora Metaverso era una parola usata quasi esclusivamente dagli addetti ai lavori e dagli appassionati di fantascienza.

 

 

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Come nasce il Metaverso e con che scopi

 

 

Il primo a usare la parola “Metaverso” è stato Neal Stephenson, scrittore cyberpunk, nel 1992 all’interno del libro “Snow Crash”.

Teorizzò qualcosa a cui ci stiamo avvicinando concretamente oggi, 30 anni dopo: la possibilità di trasformare internet (allora agli albori) in un mondo digitale immersivo. 

 

Dall’immaginazione, pur competente e accurata, alla realtà, di particolare interesse per le aziende oltre che per il pubblico.

Stando alle intenzioni di Zuckerberg la volontà del patron di Facebook e Instagram è quella di renderà possibili esperienze totalmente nuove sfruttando le nuove potenzialità della rete: dallo scambio di informazioni, all’intrattenimento. Si pensi, per esempio, all’uso di visori che permetteranno (potremmo usare anche il presente) l’accesso al Metaverso per vivere in diretta un concerto che si sta tenendo a migliaia di chilometri di distanza. 

Può essere anche un modo per creare eventi ibridi, che coinvolgeranno sia persone reali, in carne e ossa, quanto utenti sotto forma di avatar, ricordando che sono già tantissimi gli influencer digitali con migliaia di follower nel mondo, al servizio di multinazionali già ancorate al futuro.

 

C’è poi un altro discorso ancora più interessante per le aziende: l’utilizzo del metaverso per creare esperienze di acquisto coinvolgenti come non mai. 

Ecco allora che il metaverso può definirsi come un mondo sì virtuale ma estremamente interconnesso con la realtà. A seconda dei casi potrà essere un luogo di affari, di incontro e di svago

 

 

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La situazione del Metaverso oggi

 

Facebook è, come sappiamo, un cantiere in continua evoluzione e si attendono, da qua a poco tempo, importanti novità, anche per arginare la fuoriuscita di utenti dal social verso nuove piattaforme appetibili ai più giovani (come TikTok).

 

È importante sapere che esistono già piattaforme social che offrono una propria visione del Metaverso già ampiamente praticabile.

 

La struttura base del Metaverso – anche se sarebbe più corretto parlare dei Metaverso, perché non esiste ancora un modello unico - prevede un’infrastruttura tecnica consistente in protocolli, programmi, applicazioni e altri elementi informatici.

 

I principali sono Sandbox, che utilizza un layout ispirato al videogame Minecraft, oppure Decentraland, da molti considerato come una sorta di evoluzione in chiave crypto del celebre antenato “Second Life”. 

 

Per i marketing manager e i CEO delle aziende è consigliabile cominciare a prendere contatto con queste soluzioni, dato che costituiranno il futuro a medio termine. Un modo per acquisire un primo vantaggio sui competitor, considerando che gli utenti già attivi su queste piattaforme sono un numero estremamente consistente.

 

 

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L’accesso al Metaverso attraverso Sandbox

 

 

La prima piattaforma che esamineremo per far pratica è Sandbox. Si tratta di un ambiente che riproduce un mondo simile a quello reale. Segue alcuni schemi già visti in passato, pur con tecnologie diverse e più evolute, dal momento che gli utenti possono agire sotto forma di avatar come avveniva alcuni anni fa per Second Life. 

 

Ad oggi molti degli elementi presenti all’interno di Sandbox risultano deformati, ma è apprezzabile che diverse esperienze proposte siano già molto realistiche, pur in fase di miglioramento. 

 

  • Come entrare in Sandbox

Entrare in Sandbox non è molto complicato ma occorrono alcuni requisiti, in primis quello di possedere dei token SAND

Cosa sono? Dei gettoni digitali specifici. All’atto dell’iscrizione l’utente deve collegare il proprio wallet digitale al database della piattaforma.

Dopo che è stata eseguita questa prima azione, è possibile registrare i propri dati personali e passare alla fase di creazione del proprio avatar per entrare nel vivo della piattaforma. 

 

L’avatar, come sappiamo da altri ambienti digitali, è il nostro alter ego virtuale: non è detto che debba assomigliarci fisicamente o caratterialmente, ma rappresenterà l’utente nel Metaverso. Lo stesso discorso vale per i brand: occorrerà valutare al meglio le caratteristiche e i valori della marca e creare un avatar in perfetta sintonia e coerenza con essa. 

 

Ci sono anche vari aspetti legati al business: la personalizzazione base dell’avatar è gratuita, ma già in questa fase è possibile investire in criptovalute o token per comprare gadget o NFT da usare sulla piattaforma.

 

 

L’accesso al Metaverso attraverso Decentraland

 

 

Il discorso fatto per Sandbox vale in parte anche per Decentraland, altro Metaverso pienamente operativo. L’accesso in questo caso richiede la criptovaluta Ethereum e il relativo token ERC-20, chiamato anche MANA. 

La sua storia parte dal 2015, anno dell’ideazione, con lancio ufficiale avvenuto nel 2017. 

 

Decentraland è un ambiente di tipo crypto, avendo una struttura basata essenzialmente su tecnologie blockchain, quelle cioè che fungono da registro digitale per Bitcoin, Ethereum e altre sottocategorie.

 

Si parte sempre dal possesso di un wallet digitale da collegare alla piattaforma. 

Il Metaverso di Decentraland offre, da subito, prodotti e servizi virtuali che possono essere acquistati con criptovalute o token specifici. 

 

Stesso discorso fatto per Sandbox relativamente all’avatar. Ogni utente può scegliere tra le numerose opzioni per individuare la fisionomia e il look più idonei al proprio alter ego digitale. 

L’avatar viene poi catapultato all’interno dello spazio virtuale, quello che ruota attorno a Genesis Plaza. Si tratta di un luogo con numerose attività, tra cui un bar che funge da ritrovo per avatar, sala concerti e perfino un distretto scommesse.

 

Come anticipato in precedenza sono molti a rivedere in Decentraland l’evoluzione-crypto di “Second Life”. Rispetto ad altre piattaforme di Metaverso, però, Decentraland offre opportunità di investimento diversificate e più immediate, alcune derivate direttamente da altri videogame. È possibile, per esempio, acquistare terreni virtuali e trasformarli in un’azienda, aprire un negozio di vario tipo, tra cui un locale di intrattenimento.