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Conversion Rate Optimization (CRO): perché è ancora importante per il digital marketing delle aziende

Scritto da Marco Targa | 21 luglio 2022

 

Anche se non si tratta di una novità dell’ultim’ora, all’interno del Digital Marketing è bene approfondire diversi aspetti legati alla Conversion Rate Optimization, ampiamente conosciuta anche con l’acronimo CRO.

L’applicazione di questa metodologia, infatti, può aiutare le aziende a massimizzare i propri risultati in relazione alle campagne di Digital Marketing e, più nello specifico, nel campo del Conversion Marketing.

 

 

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Cos’è la CRO e quando deve essere applicata

 

 

Partiamo dai principi, chiarendo subito in cosa consiste la CRO. La Conversion Rate Optimization è un processo che ha come obiettivo l’ottimizzazione del tasso di conversione di un sito web (in particolare dei siti e-Commerce) così come di altre piattaforme digitali (come ad esempio le app).

 

Nella pratica capita che un sito possa generare un buon livello di traffico senza però produrre conversioni, intendendo con queste non solo gli acquisti, ma anche i download di file, l’iscrizione a una newsletter, la compilazione di un form e altro ancora.

 

Il tasso di conversione viene definito come la percentuale di visitatori che completano un obiettivo, così individuato dal reparto marketing competente del progetto. 

 

 

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Come funziona la CRO

 

La CRO serve innanzitutto per compiere un’analisi finalizzata a eliminare eventuali elementi in grado di ostacolare o impedire le conversioni agli utenti potenzialmente interessati a un prodotto o a un servizio.

 

L’applicazione degli interventi in ambito CRO avviene essenzialmente sulla base di esperimenti, o meglio, applicando il principio degli A/B test, con lo scopo di indagare in merito al comportamento degli utenti.

Nel corso dei test il pubblico del sito aziendale viene diviso in più campioni. 

A questi campioni vengono mostrate differenti versioni del sito. Cosa significa? Che ogni versione sarà caratterizzata da una composizione diversa degli elementi strutturali – oltre naturalmente a contenuti testuali, immagini, form, CTA, ecc. - della pagina o delle pagine che si vogliono prendere in considerazione.

 

 

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Per ogni versione – e relativo pubblico – vengono registrati diversi parametri tra cui, il principale è proprio il tasso di conversione. 

 

Una volta che viene raggiunto il numero di conversioni prestabilito, oppure il numero di utenti complessivi che si ritiene sufficiente, è possibile arrivare a formulare una valutazione. 

 

La versione del sito che ha registrato la più elevata Conversion Rate è quella che dovrà essere implementata e applicata per tutti gli utenti.

 

 

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Cosa si ottiene applicando la CRO

 

 

Applicando la CRO si arriva all’ottimizzazione del sito basata sul criterio dei dati oggettivi e non su semplici valutazioni astratte.

 

I vantaggi per le aziende sono diversi: si parte dall’aumento del tempo di permanenza sulla pagina per arrivare a dati più concreti come la generazione di un numero più elevato di lead fino all’incremento delle vendite per un sito e-commerce. Il tutto senza variare gli investimenti pubblicitari in riferimento alla piattaforma digitale.

 

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