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Blog di successo: l'evoluzione del keyword matching

Scritto da Elena Baglietti | 6 agosto 2018

Tempo di lettura: 3 minuti

 

Abbiamo imparato a riconoscere l'importanza di gestire e curare, seguendo una precisa strategia di comunicazione e di marketing, un Blog Aziendale.

Ne abbiamo studiato la definizione , approfondito l'iter che permette di far compiere all'utente e ne abbiamo approfondito i vantaggi in articoli come questi:

 

Oggi ci poniamo, però, una nuova domanda:

Ti sei chiesto come gli utenti arriveranno al tuo Blog?

Come dovrai fare per indicizzare i tuoi articoli?

 

 

In Italia Google è utilizzato da più del 90% degli utenti che effettuano ricerche nel web! Gli altri motori di ricerca (Yahoo, Bing, Ask, ecc…) hanno un margine di utilizzo molto basso.

 

 

Devi sapere che Google assegna un valore di “importanza” in base a:

  • qualità del contenuto,
  • all'età,
  • al tempo di permanenza sulle diverse pagine,
  • al numero di visite,
  • alla struttura,
  • alla velocità di navigazione,
  • e ad altri parametri più o meno noti…

Per essere a conoscenza di tutte le pagine presenti sul web, Google utilizza dei software chiamati crawler che effettuano una scansione di tutti i contenuti pubblicati su internet valutando i link presenti, le aggiunte o modifiche ai contenuti esistenti.

Successivamente, attraverso il processo di indicizzazione le pagine che sono ritenute di qualità vengono valutate e inserite nell’indice Google e sono quindi considerate dall’algoritmo nell’elaborazione della lista di risultati per la pagina SERP.

A seconda del valore risultante, il blog è mostrato tra i primi risultati della ricerca di Google (tante visite, molta utilità per gli utenti) oppure viene scaraventato tra gli ultimi risultati (zero visite, poca utilità e bounce rate altissimo).

 

Rispondere alla domanda “Perché il mio blog non è tra le prime pagine della SERP?” non è dunque per niente facile.

 

Per migliorare la visibilità e il traffico al Blog, come abbiamo sempre scritto, serve una strategia, serve orientare la comunicazione in maniera precisa verso determinate Buyer Personas, servono strumenti e tool per monitorare i risultati e per porre in essere strategie di Marketing Automation.

Chiaramente, oltre a tutto questo ed oltre alla qualità dei contenuti, uno strumento importante che aiuterà a far emergere il blog è la SEO.

 

Keyword matching? Le ricerche degli utenti si sono evolute

 

Se fino a qualche tempo fa gli utenti utilizzavano keyword specifiche, grazie alle evoluzioni delle ricerche, ma anche dei dispositivi che ce lo consentono, pure le modalità di ricerca si sono evolute.

 

 

Pensiamo a dispositivi vocali dei mobile devices: utilizziamo lunghi periodi per la ricerca che diventa sempre più colloquiale.

Con il rilascio dell'algoritmo Hummingbird da parte di Google, l'analisi delle ricerche e l'intento di quest'ultimo sono mutati.

Il tentativo è risultato essere l'affinamento sempre più preciso dell'interpretazione del linguaggio "colloquiale" attraverso il quale venivano effettuate le ricerche da parte degli utenti.

L'obiettivo è diventato la comprensione dell'intento di ricerca, piuttosto che il semplice keyword matching.

Oggi, dunque, le keywords sono meno legate alla conversione, in quanto l’utente che compie una ricerca sulla Rete può trovarsi in diversi stadi di un percorso, definito Funnel.

Google studia al massimo le ricerche di tutti i suoi utenti in tutte le fasi di questo Funnel, cercando di anticiparne le richieste: ha capito che l’utente nella prima fase della ricerca, definita Awareness, si muove in maniera generica non avendo ben chiaro quello che sta cercando.

Mano a mano che l’utente comprende la propria necessità, fase della Consideration, la ricerca si affina e diventa sempre più specifica e dettagliata.

Tutti gli iter di ricerca su Google, sono come richieste o espressioni di un bisogno che dovrà essere colmato con un acquisto se non nell’immediato, nel breve periodo, fase di Decision.