Ottimizzare la lunghezza degli URL del tuo sito è una pratica vivamente consigliata. Non solo gli URL più brevi si classificano meglio nei risultati di ricerca, ma sono anche molto più facili da digitare per gli utenti migliorando la UX.
Per il miglior posizionamento Google è richiesto un URL ottimizzato
Tutti gli URL dovrebbero essere resi massimamente fruibili per Google, oltre che per gli altri motori di ricerca.
In realtà molti siti web impiegano URL estremamente lunghi ed eccessivamente complessi.
Questi URL non solo forniscono una percezione di poca attenzione da parte del gestore del sito, ma rendono anche difficile a Google la scansione delle pagine, con conseguente penalizzazione nel posizionamento.
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Formalmente non c'è la conferma che la lunghezza di un URL risulti un fattore negativo di ranking. Ciò che può influenzare le classifiche, tuttavia, è la struttura e la complessità degli URL.
I seguenti elementi possono invece influenzare il posizionamento delle pagine web:
- Complessità
- URL dinamici
- Ripetizione di parole
- Simboli e caratteri non user-friendly
- Troppe sottocartelle
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Le conseguenze sul posizionamento Google nel non avere URL brevi e ottimizzati
Gli utenti, come detto, preferiscono URL più brevi e facili da ricordare. Avere URL lunghi e complessi può comportare:
Broken link
Avere URL lunghi e confusi, crea il rischio che gli utenti non accedano alla pagina. Questo accade quando copiano e incollano l'URL e mancano parti che ritengono non necessarie, rendendo il link inutile.
Perdita di opportunità
Quando gli URL sono troppo lunghi e includono parole non riconoscibili, gli utenti sono intimiditi e pensano di ricevere o condividere contenuti spam.
Pessima UX
Durante la visita a un sito gli utenti utilizzano gli URL per capire dove sono nel percorso di navigazione delle pagine. Un URL lungo e complesso - soprattutto in assenza di bread-crumbs - non consentirà loro di orientarsi e di trovare ciò che cercano.
L'impatto SEO per gli URL brevi
Brevi URL comunicano ai motori di ricerca di cosa tratta la pagina, allo stesso modo del titolo e dell'H1.
Per esempio:
https://www.bloginsidecomunicazione/posizionamenro-google
Questo URL mostra chiaramente che questa pagina del nostro Blog riguarda il posizionamento B2B all'interno dell'argomento relativo alla SEO.
Cinque consigli per creare URL di facile utilizzo finalizzati al posizionamento Google
Ricapitolando le indicazione sopra descritte, a uso pratico:
- Usa URL semplici e accattivanti al momento del lancio del tuo sito. URL brevi ti aiuteranno a evitare di dover apportare correzioni (reindirizzamenti 301) in seguito, per renderli più memorabili.
- Evita l'uso di trattini o numeri nel dominio dell'URL principale (prima di .it o .com).
- Inserisci parole chiave esplicative nei tuoi URL, in modo da fornire sia agli utenti che ai motori di ricerca ulteriori informazioni sulle tue pagine.
- Rendi coerenti i tuoi URL con le intestazioni H1 della tua pagina web.
- Non utilizzare URL dinamici. Gli URL dinamici riguardano principalmente siti web dove il contenuto viene creato dinamicamente in base agli elementi che un utente ha cercato durante una visita precedente.
Un esempio di URL errato:
http://www.g0bbl3_d3_g00k.co.uk/63solz~html
Un esempio di buon URL:
Ricorda, è fondamentale comprendere le ultime tendenze SEO e i fattori di ranking che Google utilizza per classificare il tuo sito in modo che la tua attività possa continuare a godere di un buon ranking.
Un posizionamento Google soddisfacente renderà più facile per le persone scoprire il tuo sito, migliorando la consapevolezza del marchio e generando business.