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Tecniche di brainstorming: limiti e negative approach

Scritto da Luca Targa | 9 agosto 2017

Il brainstorming, forse la più conosciuta tra le tecniche di creatività, fu ideato tra gli anni '40 e '50 da Alex Osborn e trovò un'applicazione ideale soprattutto nel mondo della pubblicità e della comunicazione, anche se poi fu utilizzato e diffuso in molti altri ambienti: dall’industria alla scuola.

La sua diffusione fu talmente imponente che oggi questo nome è annoverato tra i più comuni dizionari.

 

Brainstorming definizione 

Il suo significato "tempesta di cervelli" è già piuttosto evocativo: essa consiste in una discussione incrociata di gruppo, di solito utilizzata per dare inizio a un determinato progetto, il cui scopo è trovare e far emergere il più alto numero d’idee brillanti su un argomento precedentemente definito. Solamente al termine di questo processo si può poi selezionare, criticare e valutare il numero e la qualità delle idee prodotte.

 

All'interno di questa tecnica, il conduttore ricopre un ruolo chiave: deve conoscere bene gli estremi e i limiti del problema da sottoporre, istruire i membri del gruppo alle regole inerenti questa tecnica, stimolarne l'interesse attraverso un atteggiamento di attesa fiduciosa raccomandando di scrivere tutte le idee che pervengono, anche se confuse.

 

Ma è necessario non fraintendere, né confonderne il vero significato!

 

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Questa è una tecnica molto potente, ma deve rimanere contestualizzata nel suo ambito di competenza: non deve essere comunque pensata come la panacea per tutti i problemi comunicativi o legati alla creatività.

Il negative brainstorming è una problematica comune e molto diffusa all’interno delle aziende che utilizzano la “tempesta di cervelli” in maniera inappropriata e senza rispettarne i limiti già in fase di definizione del piano di comunicazione aziendale. Le problematiche nelle quali, più di frequente, si incappa sono:

 

  • Divagazione à La mancanza di paletti all’interno dell’incontro, con problematiche nella definizione delle idee e nel rispetto delle diverse mansioni da parte di tutti i presenti.

 

  • Omogeneità à I partecipanti coinvolti nella riunione non si differenziano, né risultano personalità eterogenee l’una dall’altra. Questo comporta una vicinanza nella visione e nell’affrontare un progetto/problema, così come nella proposta creativa per la sua soluzione.

 

  • Fossilizzazione à A seguito della convocazione dei partecipanti, un errore tipico che viene commesso è quello di menzionare il problema da trattare o il progetto che dovrà prendere vita. Tale errore comporta che i partecipanti effettuino ricerche preventive su ciò che gli è stato presentato, portandoli a fossilizzarsi sulle loro idee durante la seduta.

 

  • Frasi Killer à Esclusione di ogni tipo di ironia o critica, compresa quella contenuta nelle cosiddette frasi killer, come ad esempio: "E' già stato fatto" o "costerebbe troppo".

 

  • Limitare gli scontri à Sebbene le discussioni siano occasionalmente spiacevoli, non possono essere evitate. È l’attrito umano a causare la scintilla, spesso. Quando la composizione di un gruppo è giusta, la dinamica collettiva si autogestisce.

 

  • Linguaggio non condiviso à Nonostante le terminologie possano essere diverse a seconda dello specifico settore di appartenenza, la condivisione di obiettivi deve essere univoca. Questo spesso non accade: ognuno mette in campo un proprio dizionario e una propria terminologia per intendere metriche che devono essere uniche per tutti.

Questi sono gli errori principali che portano la pratica del brainstorming ad essere etichettata come negative. Aspetti da tenere assolutamente in considerazione perché “bloccano gli ingranaggi”, che devono essere ben oliati per la costruzione e coordinazione di un nuovo progetto, di una nuova brillante idea.

 

Per sfruttare al meglio il tempo dedicato in fase di costruzione di un progetto pubblicitario o di comunicazione, è necessario che tecniche come quelle del brainstorming rendano al massimo in ogni loro aspetto. Scarica gratis questa guida per definire quello che deve essere il linguaggio da condividere con tutti all'interno della definizione e discussione dei progetti aziendali. E' fondamentale che si parli tutti la stessa lingua.