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Strategie di comunicazione: il valore del digital mobile marketing

Scritto da Antonio Leone | 4 novembre 2018

Il contesto.

 

Quando vi recate al lavoro in metro, o siete in una sala d’attesa, oppure state passeggiando per la città, avete mai osservato le persone che avete attorno? Beh, la maggior parte di loro starà sicuramente consultando il proprio smartphone, per comunicare con altre persone, ricercare prodotti, luoghi, informazioni.

Il mercato mobile è in crescita costante, lo testimoniano alcuni dati recentemente rilasciati da Google: da qualche mese oramai la navigazione da mobile ha superato quella da pc e il canale smartphone rappresenta, per il 65% degli utenti, il primo contatto con aziende/prodotti/ informazioni.

 

In Italia:

  • il 75% delle persone non esce di casa senza cellulare;
  • il 30% acquista un prodotto o un servizio da mobile;
  • l’84% ricerca un prodotto o un servizio da mobile ogni giorno;
  • il 44% ha acquistato da desktop dopo aver effettuato una ricerca mobile.

 

Strategie di comunicazione: la crossmedialità

L’ultimo dato evidenzia un elemento cruciale: la crossmedialità dell’utente. Quando decidiamo di impostare una strategia di comunicazione online, è fondamentale tenere in considerazione che il processo decisionale, i comportamenti e le abitudini dei consumatori siano “crossdevice”.

 

Cosa vuol dire?

 

 

Significa che non tutte le conversioni (acquisti su sito ecommerce, click, download, compilazioni form) nascono e terminano da un solo canale, ma anzi, coinvolgono sempre differenti device.

 

Provate a pensare al modo in cui navigate online quando cercate un prodotto: magari consultate il tablet la mattina, mentre fate colazione, poi mandate un link alla vostra mail che consultate tramite smartphone mentre andate al lavoro, poi approfondite la ricerca attraverso il pc in pausa pranzo, magari finalizzando l’acquisto.

 

In questo caso, possiamo dire che la conversione proviene esclusivamente da dispositivi fissi?

No, perché dobbiamo considerare tutta l’esperienza d’acquisto dell’utente, che è iniziata sul mobile.

 

Se ad esempio il sito non fosse stato responsive, oppure lento, voi avreste proseguito nella ricerca di quell’esatto prodotto su quello specifico sito?

Forse voi si, ma:

  • il 71% degli utenti si aspetta che il sito mobile sia più per-formante e veloce rispetto al sito desktop;
  • il 33% naviga sul sito dei competitors piuttosto che tornare su un sito che non funziona;
  • il 46% degli utenti, se ha avuto problemi di navigazione, reperimento prodotti, lentezza sul sito, non lo visiterà più.

Questi dati mettono in luce un altro aspetto fondamentale: proprio perché le azioni degli utenti sono “fluide” grazie alle tecnologie a disposizione, è necessario che anche i passaggi da un dispositivo all’altro siano fluidi e intuitivi, pena la perdita del contatto/acquisto.

 

L'importanza del mobile nelle proprie strategie di comunicazione

E' importante considerare questi aspetti, perché il mobile non è accessorio, ma permette di rafforzare la vendita, di raggiungere l’utente in fasi critiche del processo decisionale, proprio perché il contesto mobile è più stringente, veloce, crea un senso di urgenza e immediatezza che spinge l’utente ad accelerare il processo di acquisto.

 

Perché siamo persone, e in quanto tali, abbiamo bisogno di interagire durante l’acquisto, di sentirci seguiti, coccolati, soddisfatti!

Un altro elemento che evidenzia il valore del mobile è il concetto del “locale”: 4 consumatori su 5, infatti, utilizzano motori di ricerca per trovare prodotti e servizi nelle vicinanze. Di questi, l’88% effettua le ricerche da smartphone e il 69% si aspetta di trovare il negozio che cerca a meno di 8 km di distanza.

 

Cosa significa?

Che attraverso una campagna adwords, ad esempio, potete avere l’opportunità di intercettare un utente non solo rispetto a cosa sta cercando sul motore di ricerca, ma anche a dove si trova in quell’esatto momento, offrendogli una promozione, uno sconto, una prova gratuita in un negozio a qualche km da lui.

 

Le campagne mobile, attraverso la geolocalizzazione, permettono di aumentare la pertinenza del messaggio, e quindi, il coinvolgimento dell’utente: inutile dire che, in un contesto fortemente frammentato e in cui gli utenti sono bersagliati da centinaia di informazioni, le opportunità di contatto/acquisto potrebbero moltiplicarsi notevolmente (o dimenticarsi!!).

 

… e la seo?

 

Se non siete ancora convinti dell’importanza di strutturare una strategia prevalentemente per il mobile, considerate che Google, che già penalizza dal punto di vista dell’indicizzazione sulle pagine i siti non responsivi, ha intenzione di rendere l’indicizzazione “mobile first”: ciò significa che i suoi algoritmi considereranno la versione mobile per scannerizzare i contenuti del sito e per classificarne le pagine, capire dati strutturati e mostrare snippets all’interno dei suoi risultati di ricerca.

 

Concludendo…

 

Se già non lo siete, “rendetevi” il prima possibile mobile responsive, fatevi trovare ovunque, seguite e anticipate le necessità dei vostri clienti, e se avete bisogno di una mano, eccoci qua!