Con le novità della nuova policy di Facebook, introdotta a marzo di quest'anno, le categorie di conversazioni all'interno di Messenger sono 4, ciascuna contraddistinta da specifiche caratteristiche e funzionalità.
In particolare, una pagina ha solo 24 ore di tempo per provvedere a rispondere alla richiesta di un utente giunta tramite messaggio privato.
Il ricorso all'uso di news/messaggi broadcast, inoltre, è limitato solo alle pagine di testate giornalistiche registrate come tali.
Dopo le 24 ore la pagina può mandare un singolo messaggio all’utente, chiedendogli se vorrà ricevere una notifica su un determinato argomento, ma ci sono anche altre fattispecie che è bene elencare una per una:
Non sono valutate come interazioni i clic che rimandano la persona su un sito esterno.
Nel corso della finestra di 24 ore si possono inviare contenuti di qualsiasi tipo, anche vere e proprie pubblicità.
Fino a quando questa attività è di fatto possibile?
Finché l’utente risponde ad un operatore o interagisce con un bot.
E successivamente cosa succede?
Il vecchio follow up, la regola del +1, non è più valida.
Quelle elencate precedentemente non sono le uniche azioni che si possono compiere. Ci sono infatti diverse casistiche che rientrano nelle 4 categorie contrassegnate dai tag di Messenger:
Negli ultimi mesi si è parlato molto di OTN (notifiche una tantum) vediamo di capire meglio come funzionano.
Si tratta di notifiche via API che consentono alle aziende che gestiscono una o più pagine di mandare un messaggio di follow up agli utenti dopo la finestra delle 24 ore.
Questo tipo di notifiche offre quindi a chi si dedica al social media marketing, di giocarsi un c.d. jolly aggiuntivo, ma solo se l’utente è d'accordo.
In altre parole, la pagina può mandare un messaggio all’utente (entro le 24 ore) chiedendogli se vorrà ricevere una notifica su un determinato argomento e novità.
Se la persona accetta, l’azienda riceve un token che può utilizzare per mandare un messaggio nell'arco di un anno.
Ciò avviene, in particolare, nell'ambito del commercio. Un articolo è terminato, l'utente ha la possibilità - se lo vuole - di ricevere una notifica quando l'articolo tornerà disponibile.
La persona deve esprimere quindi un palese assenso a questo servizio e l’azienda si vede recapitare il proprio token via chat.
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