Inside | Blog

I contenuti 2021 che un brand deve conoscere: le 4 C

Scritto da Marco Targa | 1 marzo 2021

 

Nel corso del 2020 sono avvenute piccole e grandi rivoluzioni nel mondo imprenditoriale, ovviamente la causa è stata la pandemia, i cui effetti si vedranno nel corso dei prossimi anni.

Nell’ambito della comunicazione aziendale i cambiamenti sono stati radicali per via delle nuove esigenze delle persone e del loro nuovo modo di reagire a temi che prima della comparsa del Covid-19 non entravano nemmeno lontanamente nel radar dei social media manager, dei copywriter, degli inbound specialist.

 

In questo articolo spiego come sono cambiate le 4C del marketing e della comunicazione, perché su di esse si devono costruire i piani editoriali del prossimo futuro.

 

 

Tutto quello che serve per aumentare il fatturato con una Digital Strategy! Scarica la nostra guida

 

 

Le 4C del content marketing sono cambiate

 

 

Fino a febbraio 2020 quando i professionisti della comunicazione prendevano in esame la teoria delle 4C potevano riferirsi a due gruppi di concetti che identificavano altrettante metodologie:

  • Nel marketing mix Consumer, Cost, Convenience, Communication, ovvero le 4C derivanti dalle classiche 4P (Product, Price, Place, Promotion)
  • Nella comunicazione di marketing per il posizionamento del brand Clarity, Credibility, Consistency, Competitiveness (Chiarezza, Credibilità, Coerenza, Competitività)

 

Ora quando si pensa a una strategia di content marketing e si prendono in esame le 4C si deve pensare anche alla loro evoluzione che le ha portate a descrivere nuovi concetti fondamentali per la comunicazione aziendale odierna:

  • Community - Comunità
  • Contactless - Senza contatto
  • Cleanliness – Pulizia (igiene)
  • Compassion – Compassione (empatia)

 

Questi argomenti non potranno essere ignorati dai brand almeno fino a quando il Covid-19 non sarà solo un lontano ricordo.

Sono stati i consumatori con le loro richieste di informazioni a tracciare la linea di questo cambiamento che ha portato questi quattro argomenti al centro dell’attenzione della comunicazione, soprattutto quella online.

 

Le aziende che non hanno considerato queste nuove 4C nei loro piani di comunicazione 2020 dovranno farlo almeno nel 2021, perché sono diventate importanti leve di marketing capaci di costruire e consolidare relazioni proficue con gli utenti.

 

 

Leggi anche: "Il marketing nel 2021: ecco i trend"

 

 

Come inserire le nuove 4C nel piano di digital marketing

 

 

Vediamo come devono essere inserite le nuove 4C all’interno delle strategie di marketing digitale.

Il senso di comunità che è emerso nella popolazione durante la crisi deve essere il fulcro anche della comunicazione online. Le community sui social vicine al proprio brand devono essere monitorate e devono ricevere risposte confortanti ed esaustive da parte dell’azienda che vuole dimostrare di essere un punto di riferimento del proprio settore.

 

L’assenza di contatto è un argomento molto delicato, perché da una parte porta alla malinconia generata dalla lontananza e dall’altra è sinonimo di salute in un momento in cui i contatti fisici possono trasmettere il virus. Creare alternative digitali a convention, fiere, appuntamenti istituzionali mostra la volontà di mantenere i rapporti con i clienti e i partner commerciali nonostante le restrizioni.

 

L’attenzione per l’igiene è diventato uno dei criteri con cui le persone valutano la serietà di un brand, quindi è il momento di mostrare al proprio pubblico di seguire protocolli di sicurezza all’interno dell’impresa e anche nel momento in cui i prodotti vengono consegnati.

 

Infine, la compassione intesa come empatia. Le operazioni di marketing devono essere capaci di entrare in contatto con le emozioni delle persone e le campagne di comunicazione devono dare risposte rassicuranti che fanno sentire al pubblico di essere ascoltato e capito.

È importante per un’azienda valutare a che punto sia la comunicazione in risposta ai nuovi bisogni della propria audience e prepararsi ad affrontare nuovi cambiamenti.

 

Non è il momento di puntare sulla pubblicità invasiva che spinge all’acquisto, ora un’azienda deve concentrarsi su contenuti capaci di rispondere alle nuove esigenze e alle preoccupazioni degli utenti.