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L'importanza di un buon piano editoriale

Scritto da Elena Baglietti | 6 luglio 2018

Tempo di lettura: 3 minuti

Definire un piano editoriale il più scrupoloso possibile, impostato sullo studio delle abitudini del proprio target e dei dati analitici di traffico ed engagement, è sicuramente un'ottima base per mirare a un aumento di fatturato dell'azienda.

 

L'obiettivo primario del piano editoriale è quello di costituire la base di applicazione della strategia di digital e social marketing, prevedendo l'organizzare di contenuti creati su blog o sito web aziendale. Il piano è poi da promuovere con uniformità di metodo di pubblicazione all'interno di un determinato arco temporale. Dopo una prima fase sarà possibile testarne l'efficace sulla base dei risultati ottenuti, eventualmente ridefinendo le modalità strategiche.

 

Finalità delle azioni

 Le finalità del piano editoriale, e più in generale della strategia di web marketing, possono riguardare l'aumento del traffico sul sito e dell'engagement, la fidelizzazione dei clienti esistenti o la lead generation secondo le più moderne tecniche di inbound marketing.

L'utilizzo dei social per queste azioni è sì importantissimo, ma di per sè non sufficiente senza un accurato piano.

 

 

Caratteristiche basilari di un buon piano editoriale

 Per impostare il piano editoriale occorre chiarire determinati informazioni:

  • Gli obiettivi di posizionamento dell'azienda
  • Il personale coinvolto
  • L'analisi dei competitor
  • Le caratteristiche essenziali dei prodotti o dei servizi
  • Le caratteristiche dettagliate del pubblico da raggiungere
  • La scelta dei social da utilizzare in base al target da raggiungere e alla tipologia di prodototti/servizi proposti
  • Il tone of voice sulla base della brand identity, da applicare su tutti i canali divulgativi

 

 

 

La conoscenza dei social e del sentiment

 In riferimento ai punti indicati va sottolineato che i diversi social hanno caratteristiche differenti e si rivolgono ad audience diverse. Per questi motivi la strategia, la tipologia dei prodotti e il tone of voice sono elementi estremamente correlati tra loro.

Non è detto che un social generalista, come per esempio Facebook, sia la piattaforma ideale per un determinato tipo di servizio rivolto al B2B.

 Una volta definiti i punti basilari, occorre fare un'accurata indagine delle parole chiave connesse al business e di conseguenza acquisire più informazioni possibili relativamente alle conversazioni in rete sulle keyword individuate.

Questa fase presuppone l'analisi del sentiment relativo al business e avere chiare le preferenze degli utenti, così come eventuali nuovi player che si stanno affacciando sul mercato. Esistono ovviamente diversi tool specifici in grado di analizzare il sentiment della rete, in riferimento ai diversi social, relativamente a uno o più topic.

 

Leggi anche "I social che un piano Marketing non può trascurare" per scegliere consapevolmente i social giusti per promuovere il tuo business 

 

La scelta dei contenuti all'interno del piano editoriale

Una volta definiti tutti i passaggi precedenti, si può affrontare la creazione dei contenuti.

Anche in questo caso la scelta dipende dalle caratteristiche specifiche dei prodotti proposti e del pubblico.

 Al di là di questi aspetti è bene partire dai dati derivanti dal mercato. All'interno del panorama dei social i contenuti visivi (immagini e ancor di più i video) prevedono un coinvolgimento del 68% più alto rispetto ai contenuti testuali, generando un tasso di condivisione e di engagement nettamente superiore agli altri.

 La competizione sempre più alta presente in rete, e in particolare sui social, fa sì che i contenuti prodotti debbano caratterizzarsi da un elevato grado di professionalità per riuscire a superare, in termini qualitativi, i competitors.

Le immagini delle campagne hanno dimensioni diverse a seconda delle piattaforme social di destinazione, oltre alla sempre maggiore importanza delle Call To Action a corredo dei contenuti testuali e visivi.

 

Altra cosa importante è quella di alternare vari tipi di contenuti all'interno del piano editoriale, in modo da offrire sempre nuovi stimoli alla propria audience.

 

Il piano editoriale può pertanto prevedere:

  • testo informativo
  • immagini più testo
  • infografiche
  • video
  • collage di foto
  • fumetti
  • citazioni e quote
  • tutorial sull’uso di un prodotto
  • link a sito web o blog

Leggi anche "strumenti per una strategia di comunicazione innovativa ed efficace: Inside per CEA spaper vedere, in un'applicazione pratica, i risultati che un buon piano editoriale ha portato in ottica Inbound Marketing.

 Quando pubblicare i contenuti

 Dopo aver stabilito l’audience da raggiungere e le diverse tipologie di contenuti da elaborare, va definita la calendarizzazione.

La programmazione dei contenuti prevede necessariamente la scelta di: giorniorari e frequenza di pubblicazione.

Anche in questo caso il mercato propone diversi tool professionali in grado di supportare l'intera gestione del piano di social marketing.

Ovviamente, in base ai social e al pubblico da raggiungere, esistono giorni e orari consigliabili seguendo gli indici di massima diffusione dei post.

 

 

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