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I consigli di un esperto di marketing: lettera di un imprenditore

Scritto da Leonardo Rosa | 23 aprile 2020

 

La pandemia di Covid-19 ci sta ancora obbligando a fare i conti con lei e subire le sue ripercussioni, sia a livello nazionale che mondiale.

Qualche spiraglio di miglioramento si intravede, anche se non ci sono ancora dati certi per abbozzare l'uscita da questa emergenza.

Approfittiamo di questo momento per confrontarci con Luca Targa, imprenditore, comunicatore oltre che fondatore e CEO di Inside.

Una persona che ha affrontato diverse crisi economiche nell'arco della sua esperienza professionale che lo ha visto operare all'interno della GDO, come co-titolare di una catena di supermercati, ma anche come Dirigente Marketing & Comunicazione di importanti gruppi.

 

Un imprenditore come vive questo momento?

 

Partiamo dal presupposto che un imprenditore, nei momenti c.d. normali, è preso dalla gestione quotidiana della propria azienda, una routine che si compone di numerosissimi aspetti a cui occorre provvedere, oltre a realizzare piani di sviluppo commerciale.

Poi ci sono i weekend dove ci si dedica prevalentemente alla famiglia e alle relazioni sociali. Se dobbiamo sforzarci di trovare un elemento positivo all'interno dello stop forzato di molte attività, è quello di avere tempo a disposizione per pensare.

Ciò vuol dire riflettere sulla vision della propria realtà imprenditoriale a medio e lungo termine, ma anche sugli eventuali errori gestionali compiuti negli ultimi mesi.

 

 

Possiamo dire che, al di là della tragedia sanitaria, il lockdown comporta anche delle opportunità?

 

Esattamente.

Secondo la dottrina orientale ci sono sempre due modi per affrontare i problemi: quello che si limita a osservare i fatti, vedendoli come minacce, e quello che presuppone lo sforzo di individuare il lato positivo delle cose.

È una consapevolezza che si accompagna alla maturazione individuale.

Guardandosi indietro ciascuno di noi è in grado di trovare la forza per andare oltre. Tutti abbiamo superato piccole e grandi difficoltà nel passato, e queste ci hanno fatto crescere, rendendoci più forti.

Per quanto mi riguarda, penso alla crisi finanziaria del 2007 e, ancora prima, all'incertezza dei mercati a seguito degli attentati alle Torri Gemelle.

Questi eventi dovrebbero aver insegnato agli imprenditori la necessità di mettere da parte risorse, che tornano utili proprio in momenti come quelli che stiamo vivendo.

L'attuale crisi è ancora più grave di quelle citate perché mette a rischio la salute delle persone, oltre alla stabilità delle imprese, ma è anche una sfida per il mondo economico.

 

In cosa consiste questa sfida?

 

Nella capacità di adattarsi ai mutamenti imposti e a soddisfare le nuove esigenze della società.

Per questo dobbiamo sfruttare questi momenti per studiare soluzioni smart, testare nuovi prodotti, mettendo pure in conto la possibilità di fare degli errori.

L'alternativa è quella di lamentarsi e rimanere bloccati, ma la differenza emergerà più avanti.

 

 

Quando?

 

Quando la crisi sarà passata, per quanto la cosa avverrà in maniera graduale, ci sarà chi avrà la propria macchina già settata, in modo da scalare in fretta le marce, attuando una precisa strategia commerciale, e chi starà apprestando i servizi perché non ha saputo sfruttare i tempi morti.

 

Potrebbe fornire qualche consiglio pratico per le aziende che vogliono uscire più forti da questa crisi?

 

Prima di tutto quello di non spegnere mai la propria macchina aziendale. Le imprese sono sistemi complessi, basati anche e soprattutto sui rapporti umani.

Il mio consiglio è quello di continuare a farsi sentire con i collaboratori, i clienti e i fornitori.

Serve fermezza e senso di responsabilità: tutti abbiamo bisogno di ricevere messaggi positivi, guardando le prospettive di crescita, anche se servirà un po' di pazienza.

Poi occorre pensare a nuovi servizi e azioni da intraprendere, immaginandoci i bisogni e del mercato nel momento in cui tornerà a crescere.

Come Inside lo stiamo già facendo, e sono sicuro che il nostro ottimismo trainerà tanti clienti vecchi e nuovi.