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Come essere e comunicare una Green Company

Scritto da Leonardo Rosa | 17 giugno 2019

Come accezione generale l'eco-sostenibilità e il concetto di green marketing, in ambito imprenditoriale, corrispondono a quel principio che regola le attività aziendali, secondo precise azioni orientate al rispetto ambientale. 


Più concretamente occorre far sì che il consumo di risorse sia gestito in modo tale che la generazione successiva riceva la stessa quantità di risorse che ciascuno ha ricevuto dalla generazione precedente.

 

Dietro la definizione di green company si cela un'azienda che lavora al fine di avere il minimo impatto negativo sull'ambiente, sull'economia o sulla comunità.

Questi tipi di imprese sono caratterizzate da lungimiranza quando si tratta di diritti umani, problemi ambientali e questioni correlate.

Le green company, inoltre, utilizzano risorse ecologicamente sostenibili e sostengono politiche socialmente responsabili.

 

La responsabilità ambientale è la caratteristica principale che distingue le imprese verdi da quelle che non controllano il loro impatto ambientale.

 

Da qui parte la necessità, sempre più avvertita dal mercato, di dotarsi di quegli accorgimenti utili per meritarsi la definizione di green company.

 

 

Quali sono le caratteristiche di una green company

 

Se nel privato essere eco-sostenibile equivale a mettere in pratica specifiche attività, quali isolare la casa per evitare sprechi energetici, fare la raccolta differenziata, evitare prodotti usa e getta, per le aziende le azioni sono ovviamente più complesse.

 

Si possono definire aziende green o eco-sostenibili quelle che:

"contribuiscono alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica, prestano attenzione a non sprecare risorse fondamentali come acqua ed energia, utilizzano materiali, prodotti, sistemi a basso impatto ambientale, implementano strutture o prassi aziendali volte a ridurre sprechi, ottimizzare i processi interni, ridurre l’impatto ambientale."

 

 

Il green marketing: la comunicazione delle Green Company

 

Adottare tutti gli accorgimenti in materia di sostenibilità costituisce sicuramente un plus sia dal punto di vista generale che specifico, essendo una prassi apprezzata da pressoché tutti i clienti.

 

Ecco allora che, oltre a mettere in pratica azioni green, è bene saperle comunicare in modo puntuale, attraverso un piano di comunicazione efficace per raggiungere il proprio pubblico.

Tuttavia, chiariamo subito un concetto: la comunicazione della sostenibilità non è un’evoluzione della comunicazione commerciale.

 

In primis: obiettivi diversi. La comunicazione commerciale, semplificando, si pone come obiettivo principale il favorire lo scambio economico.

 

La comunicazione della sostenibilità invece si pone come obiettivo l’informazione e, a un livello più alto, la diffusione culturale e lo sviluppo di un nuovo modello di consumo e di un nuovo stile di vita.

 

LEGGI ANCHE: "Green Marketing Agency: cosa vuol dire comunicare la sostenibilità"

 

 

 

La comunicazione deve riuscire divulgare in maniera comprensibile a target diversi per competenza e interessi l’approccio sostenibile dell’azienda, evidenziando i processi coinvolti, gli obiettivi fissati e le modalità e gli step attraverso le quali raggiungere tali finalità.

 

Deve, inoltre, favorire la diffusione e la necessità di sviluppare ed adottare una nuova cultura orientata alla tutela del nostro Pianeta per garantire lo stesso livello di benessere alle generazioni future.

 

E’ chiaro che obiettivo non ultimo per le aziende è anche quello di rafforzare la propria immagine e la propria notorietà agli occhi degli altri, rafforzando la propria reputazione e cercando di sfruttare una leva competitiva nei confronti dei Competitor.

 

Dare vita a strategie comunicative della sensibilità ben strutturate, ben impostate e concrete, sarà fondamentale per costruire un brand riconoscibile, forte accettato e apprezzato dal mercato.

 

 

Due esempi virtuosi di Green Company

 

Adidas

Sono diverse le aziende che adottano politiche green. Adidas, multinazionale del settore dell'abbigliamento sportivo, ha sviluppato negli ultimi anni diversi progetti a favore dell’ambiente. 

Uno di questi è il programma Green Company, avviato nel 2008, con l'obiettivo di rendere sostenibile ogni sede e fabbrica dell’azienda.

Per questo scopo Adidas ha introdotto i cosiddetti “green teams” da assegnare ad ogni grossa sede, in funzione di “ambasciatori” del riciclo e dell’ecologia, per sensibilizzare ed aiutare tutti i suoi impiegati a una gestione sostenibile del lavoro.

L’azienda ha poi destinato un fondo monetario, chiamato Fondo Greenenergy per aiutare le sedi a mettere in atto i progetti per l’energia da fonti rinnovabili e la riduzione di emissioni di carbonio.

 

 

Ha infine pensato all’aspetto informatico, favorendo l’acquisto di tecnologie eco-sostenibili e riducendo il consumo, grazie alla virtualizzazione dei server e all’ottimizzazione dei data center.

 

In occasione della Cop21, cioè della 21° conferenza di Parigi sui cambiamenti climatici svoltasi dal 30 novembre al 12 dicembre del 2015, Adidas ha presentato un nuovo modello di scarpa fatto interamente con vari materiali combinati fra loro: plastica recuperata dall’oceano, poliestere riciclato e reti da pesca sequestrate illegalmente.

 

E’ stata creata in collaborazione con Parley for the Oceans, un’organizzazione che si dedica alla salvaguardia degli oceani.

 

Come ulteriore esempio virtuoso Adidas ha inoltre dichiarato ufficialmente l’eliminazione immediata dei sacchetti di plastica in tutti i suoi 14.000 punti vendita. Per il volume d’affari di cui parliamo significa sbarazzarsi di ben 70 milioni di buste di cui 3 milioni solo negli Stati Uniti. 

 

Mitsubishi Electric

 

Ma Adidas non è l'unica azienda a impegnarsi a fondo sotto l'aspetto di green company. Mitsubishi Electric ha scelto da tempo di assumersi un impegno molto preciso in questo senso: sviluppare tecnologie all’avanguardia per contribuire al progresso e migliorare la qualità di vita.

 

Attraverso un programma di gestione ambientale a lungo termine che stabilisce le basi sulle quali realizzare un pianeta sostenibile e raggiungere un obiettivo molto importante: diventare una green company globale.

 

L'impresa nipponica prosegue nel suo programma di attenzione verso l'ambiente, in accordo con un progetto he si concluderà nel 2021, anno in cui ricorre il centenario della nascita di Mitsubishi Electric.

 

L'attenzione e la sensibilità alla salvaguardia del pianeta si trasformano concretamente in precisi piani ambientali ove si dettano linee guida di comportamento, si comunicano le attività di ricerca e gli investimenti finalizzati al continuo miglioramento delle performance di prodotto e di azienda, nell'ottica del rispetto e tutela dell'ecosistema.

 

 

Ecco, in sintesi, il piano di Mitsubishi Electric come Green Company.

 

  • Gas serra:l'azienda si prefigge di ridurre il totale annuale delle emissioni di gas serra, compresi i gas come l'anidride carbonica, l'esafluoruro di zolfo, i perfluorocarburi e gli idrofluorocarburi a 1,37 milioni di tonnellate di anidride carbonica equivalente, rapportandosi positivamente ad un benchmark di 2,64 milioni di tonnellate, riferite all'anno 1991.
  • Efficienza energetica. Ci si attende che gli sforzi per migliorare l'efficienza energetica dei prodotti del Gruppo Mitsubishi Electric contribuiscano a ridurre le emissioni di anidride carbonica generate dall'utilizzo di questi prodotti del 35% in media.
  • Migliorando le prestazioni di risparmio energetico dei prodotti nuovi e favorendo la sostituzione di quelli più vecchi, l'impresa amplierà il suo contributo alla riduzione delle emissioni derivanti dall'utilizzo dei prodotti fino a 92 milioni di tonnellate.
  • Smaltimento rifiuti. Oltre all'aumento della condivisione all'interno di tutto il Gruppo di studi analitici e di informazioni tecniche riguardanti il riciclo dei materiali, Mitsubishi Electric punta a dimezzare i tassi di smaltimento finale dei rifiuti presso le filiali al di fuori del Giappone. Competenze avanzate per la raccolta differenziata e il riciclo della plastica saranno attivate presso quelle fabbriche che hanno maggior necessità di miglioramento. Inoltre, l'utilizzo di risorse sarà ridotto al 40% del livello dell'anno fiscale 2001 grazie alla fabbricazione di prodotti più leggeri e compatti.